· Città del Vaticano ·

Domenica 19 novembre: Giornata mondiale dei poveri

Per «non distogliere
lo sguardo» dai più bisognosi

 Per «non distogliere  lo sguardo»  dai più bisognosi  QUO-265
18 novembre 2023

Domenica la messa del Pontefice nella basilica Vaticana e poi il pranzo condiviso nell’aula Paolo VI


«La Giornata mondiale dei poveri, segno fecondo della misericordia del Padre, giunge per la settima volta a sostenere il cammino delle nostre comunità»: era stato lo stesso Papa Francesco, nel consueto messaggio che precede la celebrazione, a rilanciare l’annuale appuntamento in cui la Chiesa ricorda tutti i bisognosi della terra nella ricorrenza della xxxiii Domenica del Tempo ordinario, che precede la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo. Lo stesso Pontefice presiederà domattina, alle 10, la messa nella basilica Vaticana con gli ultimi, gli scartati, gli uomini e le donne che incarnano i mille volti della povertà; e al termine pranzerà con loro nell’aula Paolo vi .

Istituita con la lettera apostolica Misericordia et misera a conclusione del Giubileo straordinario della misericordia nel 2016, la Giornata ha per motto quest’anno un passo del libro biblico di Tobia «Non distogliere lo sguardo dal povero» (4, 7). È stato reso noto come al solito attraverso un messaggio pontificio pubblicato nella festa di sant’Antonio di Padova, lo scorso 13 giugno. Nella circostanza la Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l’Evangelizzazione aveva diffuso anche un sussidio in sei lingue (disponibile anche in rete http://www.evangelizatio.va/content/
pcpne/it/attivita/gmdp/2023/sussidio.html),
per aiutare i fedeli ad andare incontro alla povertà nelle molteplici accezioni in cui essa si manifesta nel mondo di oggi e per provocare le comunità a essere attente e accoglienti verso quanti si trovano in più bisogno e difficoltà.

«È un appuntamento che progressivamente la Chiesa sta radicando nella sua pastorale — aveva scritto ancora il vescovo di Roma nel messaggio — per scoprire ogni volta di più il contenuto centrale del Vangelo». Perché, spiegava Francesco, «ogni giorno siamo impegnati nell’accoglienza dei poveri, eppure non basta», visto che «un fiume di povertà attraversa le nostre città e diventa sempre più grande fino a straripare». Non solo, «quel fiume sembra travolgerci, tanto il grido dei fratelli e delle sorelle che chiedono aiuto, sostegno e solidarietà si alza sempre più forte». Proprio ieri, 17 novembre, in proposito è stato presentato il rapporto 2023 su povertà ed esclusione sociale da parte della Caritas italiana che sulla base dei dati raccolti in oltre 2900 centri di ascolto registra un aumento dei poveri assoluti, saliti a 5 milioni 673 mila in Italia, pari al 9,7% della popolazione. Risuona più incalzante, allora, l’invito di Papa Bergoglio a rinnovare «l’impegno di vivere la povertà e di servire i poveri».

In questa settima edizione il Pontefice ha voluto una più diretta partecipazione del Dicastero per il Servizio della carità - Elemosineria apostolica, accogliendo la richiesta che i molteplici gesti solidali nella diocesi di Roma venissero svolti da quest’ultimo, insieme con l’organizzazione del pranzo con i poveri. E Papa Francesco, attraverso l’Elemosineria apostolica, si è ricordato dei bisognosi e delle vittime della guerra in Terra Santa con un gesto molto concreto. Lo stesso Dicastero, tramite l’ambulatorio Madre di Misericordia presso il colonnato di piazza San Pietro offre, durante tutto l’anno, assistenza sanitaria gratuita a quanti vivono in stato di indigenza. E in questi giorni che precedono la Giornata, dal 13 novembre a oggi, la struttura sanitaria ha osservato un orario prolungato, restando aperta dalle ore 8 alle 17, con circa 50 medici, infermieri e volontari alternatisi nel prendersi cura dei più fragili con visite gratuite di medicina generale e specialistiche (cardiologia, ortopedia, oculistica, odontoiatria, otorinolaringoiatria, reumatologia, chirurgia, nefrologia, audiologia, psichiatria, chirurgia vascolare, angiologia, gastroenterologia, ginecologia, podologia), ecografie, esami del sangue, medicazioni, vaccinazioni antinfluenzali e tamponi Covid-19, e la fornitura di farmaci e terapie. Da parte sua, il Dicastero per l’Evangelizzazione continua a sostenere altre forme di aiuto per le famiglie meno abbienti, attraverso, ad esempio, il pagamento di bollette.


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