· Città del Vaticano ·

Francesco al Congresso eucaristico del Messico

Dalla ricerca all’accoglienza
sui passi di Juan Diego

 Dalla ricerca all’accoglienza   QUO-259
11 novembre 2023

Nell’evento guadalupano il protagonista Juan Diego, «è un uomo in cammino, alla ricerca di Dio». Lo sottolinea Papa Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti al v Congresso eucaristico del Messico, che si svolge a Cautitlán, dall’8 al 12 novembre.

Tema dei lavori di questo ottavo appuntamento nazionale per la Chiesa messicana: «Gesù Eucaristia, resta e cammina con noi con san Juan Diego come guida». Nel messaggio in spagnolo, il Papa presenta il santo indio come testimone esemplare di spiritualità eucaristica, sviluppando tre aspetti.

Anzitutto fa notare che quando gli apparve la Vergine Maria, Juan Diego «andava ad ascoltare la catechesi». Allo stesso modo, si racconta che gli «piaceva ricevere il sacramento e non si scoraggiava nel dover camminare a lungo per saziarsi del Corpo di Cristo».

Questo dunque è il primo tratto identificativo del veggente di Guadalupe che il Papa indica ai congressisti: «sentirsi pellegrini e alla ricerca, bisognosi di saziarci di Dio, che troviamo nel ministero della Chiesa, nella Parola e nei sacramenti».

La seconda caratteristica si trova nella Beata Vergine Maria, che «si presenta al nostro santo incinta, come un tabernacolo dove Gesù è già realmente presente». Ella «si veste con il costume locale e parla la lingua degli indigeni, manifestando la grandezza dell’incarnazione del Figlio di Dio, che si è fatto uomo per incontrarci e comunicare con noi».

Inoltre, la Guadalupana chiede a Juan Diego di costruire un tempio, per dare «anche a noi la possibilità di rivivere nell’Eucaristia, nella Parola e nel ministero della Chiesa quella stessa esperienza di poter incontrare Gesù, parlargli, ascoltarlo e sentire la sua presenza nella nostra vita». E l’indio rimarrà «in quel luogo sacro ad assistere i pellegrini, trasformando la sua ricerca in accoglienza».

La terza caratteristica il Papa la individua negli altri due protagonisti della storia, lo zio Juan Bernardino e il vescovo Zumárraga: entrambi destinatari «della grazia di Dio» che guarisce loro «non solo da una malattia naturale o da una comune diffidenza», ma anche dal male che alberga nella parte più profonda del cuore. Ecco allora un’altra lezione dell’itinerario di Juan Diego: ovvero «la necessità di essere pazienti e perseveranti, come chiede la Vergine, senza lasciarsi scoraggiare».