· Città del Vaticano ·

L’abbraccio di Papa Francesco ai membri della Fraternità e della Piccola casa della Misericordia di Gela

Il pane, la parola, i poveri

 Il pane, la parola, i poveri  QUO-257
09 novembre 2023

«Si vede che vi siete lasciati provocare e inquietare dai bisogni dei fratelli e delle sorelle che Dio ha posto sul vostro cammino, specialmente degli ultimi, dei più bisognosi». Lo ha detto Papa Francesco lo scorso lunedì 6 novembre ricevendo in udienza nella Sala Clementina i membri della Fraternità apostolica della Misericordia, in occasione del venticinquesimo della sua fondazione, e i poveri e volontari della Piccola casa della Misericordia, nel decimo anniversario di attività, quest’ultima nata per esplicita richiesta del Pontefice.

Il Papa ha voluto salutare singolarmente tutti i trecento fedeli dando un abbraccio particolare ai poveri ed ai bambini. Un momento particolare ed emozionante. «Siete venuti qui — ha detto nel suo discorso — come una grande famiglia, in cui ciascuno ha doni e mansioni diverse e complementari, e questa ricca varietà racconta da sé il cammino attraverso cui, in questi anni, avete sviluppato un progetto di bene articolato e concreto. Partendo da situazioni di disagio, avete cercato di abbracciare nella carità tutte le persone e tutta la persona, facendo fronte a molteplici esigenze e promuovendo varie iniziative: dalla mensa quotidiana per i poveri ai laboratori artigianali, dai servizi di recupero scolastico agli spazi di dialogo per famiglie in difficoltà. Si vede che c’è movimento lì, e questo è bello».

La Fraternità della Misericordia si unisce al movimento d’anime richiesto da Gesù misericordioso a santa Faustina Kowalska, e alla corrente di grazia del Rinnovamento carismatico cattolico. La specificità della Fraternità, presente in varie diocesi d’Italia, è vivere la spiritualità dell’unico pane celebrato e adorato dell’Eucarestia, pane scrutato della Parola e pane condiviso dei Poveri: le 3 “p” — pane, parola e poveri — dove Cristo è presente nella storia.

La Piccola casa della Misericordia oggi assiste circa 3000 poveri al mese, grazie a 150 volontari che vanno incontro ai fratelli attraverso vari servizi tra i quali: il centro d’ascolto, lo sportello lavoro, la distribuzione di pacchi alimentari, l’emporio di vestiti, la mensa della solidarietà, il dormitorio, l’ambulatorio medico, il centro diurno per i bambini, lo sportello antiviolenza per donne e bambini, i laboratori di artigianato (cucito, falegnameria, ceramica) portati avanti dalla cooperativa Raphael, costola operativa della Piccola casa. Tutta l’opera si fonda sulla Provvidenza e il volontariato, che hanno come proprio perno l’adorazione eucaristica perpetua e la lectio divina settimanale.

In occasione del pellegrinaggio giubilare, il Santo Padre ha benedetto un’icona della Misericordia avviando così la Peregrinatio Misericordiæ internazionale che visiterà chiese, piazze e quartieri del mondo, e si concluderà nel 2033, passando per il Giubileo del 2025.

I pellegrini siciliani, insieme ai giovani della parrocchia di San Francesco e di Sant’Agostino di Gela, accompagnati da monsignor Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, hanno concluso il pellegrinaggio con la celebrazione eucaristica presieduta all’altare della Cattedra, nella basilica Vaticana, dal cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Continueranno gli eventi giubilari con il Congresso interregionale della Misericordia, che si celebrerà domenica prossima presso il PalaLivatino di Gela, e con varie celebrazioni nella chiesa della Divina Misericordia in San Francesco di Paola, dove il primo ottobre è stata aperta la Porta Santa che sarà chiusa il 30 dicembre prossimo dal cardinale Francesco Montenegro.

di Pasqualino di Dio
Sacerdote iniziatore della Fraternità della Misericordia e della Piccola casa della Misericordia di Gela