Vite sospese in uno scatto

Un pallone che vibra sospeso nell’aria tra i palazzi di un centro di accoglienza, come sospesa è l’esistenza dei tanti ragazzi che lì vivono in attesa di futuro. È una delle immagini più significative scelta da Adama Kone, ventiduenne proveniente dal Mali, per la sua raccolta di fotografie nell’ambito del laboratorio interculturale dello Studio Kene. Il suo impegno artistico — introdotto dalla citazione «avevo tre sedie nella mia casa; una per la solitudine, due per l’amicizia, e tre per la compagnia» (Henry David Thoreau) — racchiude un anno di attività attorno all’idea di casa, tema intrinsicamente legato alle storie di migrazione, appartenenza e identità di tutti i partecipanti. La fotografia è molto più di una rappresentazione visiva di un momento e gli scatti di ...