· Città del Vaticano ·

Medio Oriente: all’Angelus il nuovo appello di Francesco per il cessate-il-fuoco e la liberazione degli ostaggi

Si abbia la forza
di dire basta alla guerra

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06 novembre 2023

Il Pontefice a colloquio telefonico con il presidente iraniano Ebrahim Raisi


«Si abbia la forza di dire “basta”»: basta alla guerra «in Palestina e in Israele, dove tantissime persone hanno perso la vita»; e basta anche agli altri conflitti, come quello in Ucraina. All’Angelus domenicale Francesco ha continuato a invocare percorsi di pace. «Vi prego di fermarvi, in nome di Dio: cessate il fuoco!» ha detto con il pensiero rivolto al «grave» dramma del Medio Oriente; auspicando al contempo «che si percorrano tutte le vie perché si eviti assolutamente un allargamento del conflitto, si possano soccorrere i feriti e gli aiuti arrivino alla popolazione di Gaza, dove — ha sottolineato — la situazione umanitaria è gravissima». Ecco allora il nuovo accorato appello del Pontefice affinché «si liberino subito gli ostaggi. Tra di loro — ha fatto notare — ci sono anche tanti bambini, che tornino alle loro famiglie!» ha implorato. Per Papa Francesco essi devono essere una priorità, perché — è stata la sua denuncia — «così si sta uccidendo il loro futuro»; di quelli «coinvolti» non solo «in questa guerra» in Terra Santa, ma anche nei conflitti in Ucraina e in altre regioni del mondo. Sono proprio i più piccoli, infatti, a pagare il prezzo più alto delle violenze nei Paesi teatro di scontri e violenze. Proprio su questi temi, successivamente, nel pomeriggio, Papa Francesco ha avuto una conversazione telefonica con il presidente iraniano Ebrahim Raisi. Confermando il colloquio, il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha precisato che esso è avvenuto su richiesta del capo di Stato dell’Iran. In proposito il sito della presidenza di Teheran riferisce che Raisi ha apprezzato gli appelli del Pontefice per Gaza.

L'Angelus