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La buona Notizia
Il Vangelo della XXXI domenica del tempo ordinario (Mt 23, 1-12)

Veri e falsi profeti

 Veri e falsi profeti  QUO-251
31 ottobre 2023

La bellezza del bambino che agisce liberamente sotto lo sguardo amorevole del genitore è un’immagine di abbandono fiducioso. Prima che lo spirito di indipendenza prevalga, la fiducia totale che abbiamo nel nostro punto di riferimento da bambini è il fondamento per ogni nostra avventura, scoperta, innamoramento, gioco, amicizia, invenzione, immaginazione, lavoro, sicurezza e relazione. Tutto possiamo perché siamo amati e protetti, sostenuti e custoditi. In questo caso, i genitori rispecchiano maggiormente la paternità di Dio.

Non sempre, però, abbiamo degli esempi positivi da questi punti di riferimento.

In qualche modo, la Scrittura ci riporta a una realtà simile: le autorità che non trasmettono più la vera immagine di Dio. All’apparenza sembrano avere a cuore la missione di essere ponte fra Dio e gli uomini, ma in realtà si pongono come ostacolo. Dimentichi della cura di Dio per il suo popolo, cercano il beneficio che la loro posizione di potere può dargli. A volte è facile riconoscere i falsi profeti, ma spesso si può cadere nell’inganno. Il Signore però ci dà un criterio per distinguere la vera dalla falsa autorità umana: «Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente».

Il profeta, il leader, il custode par excellence è Gesù Cristo. In Lui vediamo il vero ponte tra Dio Padre e il suo popolo. «Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato». Nato, morto e risorto per salvare ognuno di noi, Cristo è il servo che non cerca il suo interesse. Abbandonarsi a Lui è libertà e vita. 

di Briana Santiago