· Città del Vaticano ·

Presentata la Consulta 2023 dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

Sollecitudine
per la Terra Santa
ferita e martoriata

  Sollecitudine  per la Terra Santa  ferita e martoriata  QUO-251
31 ottobre 2023

La sollecitudine per la Terra Santa è «purtroppo ancora più importante oggi per le sofferenze che i suoi abitanti vivono in questo tragico momento storico». Lo ha sottolineato il cardinale Fernando Filoni, gran maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Oessh), durante l’incontro con i giornalisti per la presentazione della Consulta 2023, svoltosi stamane nella Sala stampa della Santa Sede, attualmente in via dell’Ospedale.

L’appuntamento dell’assemblea generale — che ogni quattro anno riunisce i luogotenenti/delegati magistrali responsabili delle varie strutture periferiche sparse nel mondo — sarà «un momento per poterci stringere a distanza ai nostri fratelli e sorelle in quei luoghi cari, pregare per la pace e riflettere insieme come poter essere sempre di più l’espressione dell’abbraccio della Chiesa universale», ha assicurato il gran maestro.

Evidenziando in particolare il tema della formazione, a cui è dedicata la consulta, il porporato ha affermato che esso riveste un aspetto essenziale. Infatti l’Oessh — istituzione laicale di diritto pontificio con 30.000 membri presenti in oltre 40 nazioni con la missione di consolidare la presenza cristiana nella Terra di Gesù, sostenendovi in forma continuativa le opere della Chiesa cattolica, soprattutto quelle del Patriarcato latino di Gerusalemme — non è un «ordine cavalleresco onorifico», bensì «un’entità attiva e vitale a carattere contributivo e partecipativo». Proprio per questo «la formazione viene e deve sempre più essere curata con attenzione», permettendo ai futuri membri «di crescere nella comprensione della missione alla quale sono chiamati».

Per i cavalieri e dame e per tutti i cristiani è fondamentale ricordare, ha osservato Filoni, «la centralità dell’impegno ecclesiologico del sostegno alla Terra Santa». Gli ha fatto eco, l’arcivescovo Tommaso Caputo, prelato di Pompei e assessore dell’Ordine, il quale ha fatto notare che far parte di quest’ultimo «è motivo di gioia personale» e «occasione per vivere fraternità e carità», ma che «non deve mai essere un mero fregio da esibire, una sorta di carica onorifica». I membri sono chiamati infatti «all’impegno e alla responsabilità nel realizzare quello che la Chiesa desidera dai laici, in primis essere testimoni della fede». La formazione, ha aggiunto monsignor Caputo, «è essenziale per tutti i cristiani: da un lato consente di conservare sempre viva la fede» e dall’altro «aiuta a stare, da credenti, nel mondo». Un ruolo preminente nella formazione, ha spiegato, è riservato ai gran priori, ecclesiastici che per la prima volta parteciperanno alla Consulta. È un fatto storico, ha detto, voluto dal cardinale Filoni, anche per promuovere l’impegno di questi ecclesiastici nel fare da «anello di congiunzione» tra le varie componenti dell’Ordine. E ha concluso rimarcando «che nessuna formazione, nessuna crescita spirituale, potrà mai prescindere dalla Vergine Maria e dalla recita del rosario, soprattutto in tempi come quelli attuali nei quali la Terra Santa è scenario di un nuovo terribile conflitto».

Nel successivo intervento, l’ambasciatore Leonardo Visconti di Modrone, governatore generale dell’Oessh, ne ha ribadito soprattutto l’obiettivo caritativo, attraverso la raccolta di risorse per finanziare progetti predisposti in larga parte dal Patriarcato latino di Gerusalemme a beneficio di istituzioni quali scuole, università, parrocchie, ospedali, case per anziani, campi profughi, «con un contributo volontario annuo che negli ultimi anni si aggira attorno ai 15 milioni di euro».

Infine, Valencia Yvonne Camp, luogotenente per la regione “Middle Atlantic” degli Stati Uniti d’America, ha testimoniato come ogni anno, durante il weekend dell’investitura, si tenga un ritiro di discernimento e rinnovamento che comprende la messa, l’adorazione e colloqui spirituali.