L’eterno riposo

31 ottobre 2023
Ci prepariamo al 2 novembre. A cumuli di fiori ai cancelli dei cimiteri, affastellarsi di memorie che riemergono, volti che riprendono forma e vita, reviviscenza di una preghiera mai dimenticata, nemmeno da chi non frequenta da anni le chiese ma non manca di visitare questi luoghi, chiamati dai cristiani cimiteri, dormitori, da koimetérion, in evidente disaccordo teologico con la parola pagana nekrópolis, città dei morti. Quella preghiera, che tutti ripeteremo, L’eterno riposo, forse andrebbe riscritta perché non esprime al meglio non solo la teologia della «città del cielo» ma nemmeno quella del «riposo» del giorno della festa, che non è inattività e silenzio ma partecipazione all’opera di Dio e al suo compiacimento nel settimo giorno. Tuttavia, pur non osando ...
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