· Città del Vaticano ·

All’Angelus un nuovo accorato appello dopo la giornata di digiuno, preghiera e penitenza di venerdì scorso

Il grido del Papa
per la Terra Santa

  Il grido del Papa per la Terra Santa  QUO-250
30 ottobre 2023

«Cessi il fuoco!». In Terra Santa, come nella martoriata Ucraina e nelle «altre regioni in guerra». Il nuovo accorato grido di pace di Papa Francesco è risuonato in piazza San Pietro ieri all’Angelus di mezzogiorno. Dopo aver ringraziato «quanti, in tanti luoghi e in diversi modi» si erano «uniti alla giornata di digiuno, preghiera e penitenza» del venerdì precedente, il Pontefice ha esortato a non desistere e a continuare a pregare. In particolare «per la grave situazione in Palestina e in Israele», con l’auspicio che a Gaza «si lascino spazi per garantire gli aiuti umanitari e siano liberati subito gli ostaggi» e «che nessuno abbandoni la possibilità di fermare le armi».

Rilanciando le parole di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia francescana di Terra Santa, ascoltate poco prima in televisione, il vescovo di Roma ha ripetuto per tre volte: «Cessate il fuoco!». Per poi aggiungere: «Fermatevi, fratelli e sorelle! La guerra sempre è una sconfitta, sempre!».

Successivamente Francesco ha assicurato vicinanza alla popolazione messicana «della zona di Acapulco, colpita da un fortissimo uragano» invocando l’intercessione della Vergine di Guadalupe affinché «sostenga i suoi figli nella prova». In precedenza commentando come ogni domenica il Vangelo del giorno, si era soffermato sul comandamento dell’amore, che «lega l’amore per Dio a quello per il prossimo».

L'Angelus