· Città del Vaticano ·

Arrivano da Greccio e dall’alta valle Maira

I presepi e l’albero
in Vaticano per il Natale 2023

 I presepi e l’albero in Vaticano per il Natale 2023  QUO-250
30 ottobre 2023

Giungono rispettivamente da Greccio, in diocesi di Rieti, e dall’alta valle Maira — nel comune di Macra, in diocesi di Saluzzo e provincia di Cuneo — la rappresentazione della Natività e il monumentale albero di Natale che saranno allestiti quest’anno in piazza San Pietro.

La presenza di Greccio e della Valle Santa reatina vuole ricordare in particolare gli ottocento anni del primo presepe, voluto da san Francesco d’Assisi, e l’approvazione della Regola dei Frati minori da parte di Onorio iii . L’intenzione è quella di far rivivere l’atmosfera del Natale 1223. Intorno alla greppia e al bue e all’asinello verranno collocati pochi personaggi: quelli che vennero coinvolti da san Francesco per la realizzazione del suo desiderio. Vi saranno il nobile Giovanni Velita e sua moglie Alticama, tre frati compagni del santo e alcuni pastori. Si è scelto di immaginare quanto avvenne allora attraverso una rappresentazione artistica. Al centro si vede l’affresco della grotta di Greccio, davanti al quale un frate minore celebra la messa, in presenza di san Francesco con in braccio il Bambinello e la Madonna. Accanto san Giuseppe in adorazione e il bue e l’asinello.

La struttura richiama la roccia del santuario di Greccio, con un simbolico abbraccio al colonnato di piazza San Pietro, ed è collocata sopra a una base ottagonale in ricordo degli ottocento anni dell’evento. Intorno, una vasca dove scorre il fiume Velino con le sue acque che dalla Valle Santa giungono fino a Roma. L’acqua rimanda anche al Cantico delle Creature e alla millenaria storia della valle così ricca di acque. Nella rappresentazione si fa riferimento anche ai quattro santuari francescani e alla città di Rieti.

L’opera è stata realizzata dagli esperti artigiani che hanno interpretato il disegno del presepista Francesco Artese.

Anche nell’Aula Paolo vi , migliaia di tessere di vetro veneziano narreranno la rappresentazione della nascita di Gesù. Ad accogliere il Bambino saranno san Francesco e santa Chiara la quale, benché non fosse presente nella notte di Greccio, simboleggia la presenza dell’universo femminile del francescanesimo.

Il Bambino è avvolto in un tessuto bianco, mentre una scia azzurra giunge a terra fino ad avvolgere san Francesco inginocchiato con le mani aperte. Essa rappresenta l’acqua sorgente di vita. Il viso del Bambino è piccolo e luminoso, Maria indossa un mantello blu e al suo interno si scorgono le stelle a rappresentare l’infinito, la veste è rossa. Le mani della Madonna sorreggono il Bambino per presentarlo al mondo. San Giuseppe ha gli abiti color della terra. L’opera è realizzata dall’artista del mosaico Alessandro Serena di Spilimbergo (Pordenone).

Al termine dell’esposizione in Vaticano, le opere monumentali saranno esposte permanentemente nella città di Rieti.

Per quanto riguarda l’abete bianco, alto quasi 25 metri, proviene da un territorio particolarmente verde, l’alta valle alpina che prende il nome dal torrente che la percorre nella sua lunghezza: il Maira, nel comune di Macra. Sono stati i parrocchiani di Albaretto di Macra, pochi abitanti fieri delle tradizioni delle genti di montagna e fortemente motivati al rilancio, a promuovere l’iniziativa di donare l’albero di Natale a Papa Francesco. Una particolarità riguarda l’addobbo, che è all’insegna della “cura della casa comune”, nello spirito della Laudato si’ di Papa Francesco. È molto diverso rispetto agli anni passati, ed è caratterizzato dalla presenza sull’albero di migliaia di stelle alpine della ditta Piumatto della Edelweiss di Villar San Costanzo. Simboleggiano la neve e portano in piazza San Pietro il fiore che caratterizza la valle Maira. L’azienda, che ha come obiettivo la salvaguardia ambientale, le coltiva in pianura senza compromettere quelle allo stato naturale, per tutelare la flora tipica della montagna.

La tradizionale inaugurazione del presepe e l’illuminazione dell’albero di Natale avranno luogo in piazza San Pietro sabato 9 dicembre, alle 17. La cerimonia sarà presieduta dal cardinale Fernando Vérgez Alzaga, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, alla presenza di suor Raffaella Petrini, segretario generale dello stesso Governatorato. L’allestimento dell’illuminazione e la cerimonia sono, come di consueto, curate dalla Direzione delle Infrastrutture e servizi e dal Coordinamento eventi del Governatorato.

L’albero e i presepi rimarranno esposti fino alla conclusione del Tempo di Natale, che coincide con la festa del Battesimo del Signore, domenica 7 gennaio 2024.