
28 ottobre 2023
«A 80 anni, raccontandomi della guerra, nonno Bruno si definì un vigliacco. (…) Allora ero un ventenne nel mattino radioso dell’esistenza, lui al crepuscolo. Percepii il dolore che provava, la vergogna di non essere stato all’altezza, il rimpianto per aver ceduto al ricatto della paura. Aveva avuto molto tempo per riflettere: fino al giorno in cui morì, sopportò il senso di colpa per la propria viltà. Fu quella la condanna che il destino gli inflisse».
Le colpe dei padri, e dei nonni, non debbono ricadere sui figli; sacrosanto, sebbene non sempre facile da applicare. Anche rispetto a se stessi. Tenta di fare i conti con questo cortocircuito incandescente l’autore di Ora dormono (Torino, Einaudi, 2023, pagine 224, euro 17.50).
Perché Alessio Cremonini ha un prozio, Karl, che ...
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