Principe e guerriero

Cantore della decadente civiltà urbana, sperimentatore di inediti linguaggi sonori, lirici e visivi, leader iconoclasta e anticonformista, Lou Reed — di cui ricordiamo il decimo anniversario della morte — fu un autentico genio, un artista visionario capace di convogliare nella sua stessa personalità tutti gli elementi più caratteristici del rock’n’roll. Oltre alla leggendaria parabola con i Velvet Underground, anche nel suo percorso da solista Lou Reed ha scritto alcune delle pagine più belle e significative di tutta la storia del rock, alternando opere dall’ampio respiro — come il celeberrimo capolavoro glam Trasnformer, realizzato con l’ausilio di David Bowie e Mick Ronson — ad altre dalle atmosfere lugubri e drammatiche. Berlin (1973) in tal senso fu un album in netto contrasto con l’immediatezza pop del ...