· Città del Vaticano ·

Videomessaggio del cardinale Pizzaballa ai cristiani di Gaza

Non perdete il coraggio
e la speranza

 Non perdete il coraggio e la speranza   QUO-247
26 ottobre 2023

«Amati figli e figlie di Gaza, mi rivolgo a voi, in questi tempi duri, attraverso questo video augurandomi di potervi raggiungere presto, come ogni anno, per incontrarvi, pregare e scambiare testimonianze con voi». Si apre così, in arabo, il videomessaggio di incoraggiamento e vicinanza che il patriarca di Gerusalemme dei Latini, cardinale Pierbattista Pizzaballa, ha rivolto ieri alla piccola comunità della Striscia, assicurando preghiera e impegno per mettere fine alla situazione in corso.

«Ciò che ora state vivendo — prosegue il porporato in inglese — tocca il mio cuore, tocca me personalmente e tutta la nostra comunità. Allo stesso tempo siamo incoraggiati, io sono molto incoraggiato, dalla vostra testimonianza, dal modo in cui state vivendo questa terribile situazione in cui vi trovate. Mi ricordate cosa è scritto nel Vangelo di Gesù: “non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima”».

«Sono con voi — afferma il cardinale Pizzaballa — la vostra sofferenza e il vostro dolore sono la mia preoccupazione e dedico tutto il mio tempo alla preghiera anzitutto, ma anche al dialogo con tutti i responsabili per mettere fine a questa situazione il più presto possibile e supportarvi in ogni modo possibile».

«Non siete soli», assicura il patriarca: «tutta la comunità cristiana della Terra Santa e del mondo intero è con voi, prega per voi e vi sostiene». «E ora abbiamo anche diciotto tra fratelli e sorelle che sono in paradiso pregando per voi e intercedendo per voi, sono loro la nostra forza», sottolinea, riferendosi alle vittime del bombardamento dello scorso 19 ottobre sulla chiesa greco-ortodossa di San Porfirio.

«Non perdete il coraggio e la speranza — esorta il porporato in arabo — ricordate che il Signore è con voi e che noi siamo con voi». Poi di nuovo in inglese: «Siate forti, sono sicuro che un giorno ci ritroveremo di nuovo insieme a Gaza in preghiera, con gioia, in pace».