Il potere abusivo dell’odio

Ancora guerra, più feroce, folle. Un secondo 11 settembre che cade in un tempo già infuocato da una guerra sanguinaria nel cuore dell’Europa che non vede via d’uscita. Tempo devastato dallo smarrimento, tempo apocalittico in cui si svelano tutte le contraddizioni, tutti gli inganni che vengono alla luce facendo cadere i mascheramenti necessari a quella falsa coscienza che invece preferirebbe l’oblio. Come arrivare al capolinea di un processo che, giunto ad un limite di massima espansione, poi naturalmente deflagra, lasciando spazio al nuovo in germinazione. Essere pacifisti in tempo di guerra richiede di stare dentro il conflitto mentre si virulenta. L’odio, quando si scatena, fa tracimare tutto quello che, accumulato dal tempo, si nasconde in attesa di irrompere. Forza incontrollata che si alimenta di se stessa, di ...