
La paura, il dolore, il terrore. Sono dipinti sui volti delle ragazze di questa foto, scattata allo stadio Re Baldovino di Bruxelles, dove ieri sera si svolgeva l’incontro di calcio tra Belgio e Svezia, valido per le qualificazioni ai campionati europei del 2024, poi sospeso per un attacco di matrice terroristica nel centro della capitale belga. Ma sono impressi anche nel cuore e nella mente di tutti noi. La lunga striscia d’odio che sta insanguinando diverse parti del mondo, tra cui in primis il Medio Oriente, dove è in corso il conflitto tra Israele e Hamas, ma non solo, fa arrivare gli schizzi delle proprie scintille nel cuore dell’Europa. Di nuovo.
Dopo la città francese di Arras, dove nei giorni scorsi un professore di liceo è stato ucciso all’interno della struttura scolastica, ieri l’orrore si è ripetuto a Bruxelles. Intorno alle 19.15, nei pressi di Place Sainctelette, Boulevard d’Ypres e Boulevard du Ninième de ligne, un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco gridando “Allah Akbar” e uccidendo due persone di nazionalità svedese. In alcune immagini amatoriali mostrate dai media locali, lo si vede con indosso una giacca arancione fluorescente e un casco bianco, e un’arma da guerra in mano, mentre sale su uno scooter e fugge dal luogo della sparatoria per dirigersi verso lo stadio.
Immediate le misure di sicurezza all’interno e all’esterno dell’impianto sportivo. E stamattina l’autore dell’omicidio, Abdesalem Lassoued, quarantacinquenne di origine tunisina già noto ai servizi locali per la sua radicalizzazione, è stato intercettato dalla polizia belga ed è rimasto ucciso nella sparatoria che ne è seguita. In passato aveva soggiornato anche in Svezia. Le forze dell’ordine del Belgio stanno ora cercando gli eventuali complici, e gli investigatori stanno indagando sulla possibile presenza di una cellula terroristica dietro all’attacco.
Il terrore, tornato in Europa, ha fatto alzare i livelli di guardia attorno ai luoghi “sensibili”. Facendo riemergere gli spettri del passato e il timbro minaccioso di espressioni con i quali si sperava di non dover più fare i conti.
Intanto a Parigi il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha dato disposizione di rafforzare i controlli alla frontiera tra Francia e Belgio, e misure di sicurezza speciale sono state adottate a Wembley per la partita di calcio di stasera tra Inghilterra e Italia. «Insieme restiamo uniti contro il terrorismo», ha scritto su x il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.