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Attentato di matrice jihadista a Bruxelles: morte due persone di nazionalità svedese. Ucciso in una sparatoria l’autore dell’attacco

La paura e il dolore

TOPSHOT - Swedish supporters react as they wait in the stand during the Euro 2024 qualifying ...
17 ottobre 2023

La paura, il dolore, il terrore. Sono dipinti sui volti delle ragazze di questa foto, scattata allo stadio Re Baldovino di Bruxelles, dove ieri sera si svolgeva l’incontro di calcio tra Belgio e Svezia, valido per le qualificazioni ai campionati europei del 2024, poi sospeso per un attacco di matrice terroristica nel centro della capitale belga. Ma sono impressi anche nel cuore e nella mente di tutti noi. La lunga striscia d’odio che sta insanguinando diverse parti del mondo, tra cui in primis il Medio Oriente, dove è in corso il conflitto tra Israele e Hamas, ma non solo, fa arrivare gli schizzi delle proprie scintille nel cuore dell’Europa. Di nuovo.

Dopo la città francese di Arras, dove nei giorni scorsi un professore di liceo è stato ucciso all’interno della struttura scolastica, ieri l’orrore si è ripetuto a Bruxelles. Intorno alle 19.15, nei pressi di Place Sainctelette, Boulevard d’Ypres e Boulevard du Ninième de ligne, un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco gridando “Allah Akbar” e uccidendo due persone di nazionalità svedese. In alcune immagini amatoriali mostrate dai media locali, lo si vede con indosso una giacca arancione fluorescente e un casco bianco, e un’arma da guerra in mano, mentre sale su uno scooter e fugge dal luogo della sparatoria per dirigersi verso lo stadio.

Immediate le misure di sicurezza all’interno e all’esterno dell’impianto sportivo. E stamattina l’autore dell’omicidio, Abdesalem Lassoued, quarantacinquenne di origine tunisina già noto ai servizi locali per la sua radicalizzazione, è stato intercettato dalla polizia belga ed è rimasto ucciso nella sparatoria che ne è seguita. In passato aveva soggiornato anche in Svezia. Le forze dell’ordine del Belgio stanno ora cercando gli eventuali complici, e gli investigatori stanno indagando sulla possibile presenza di una cellula terroristica dietro all’attacco.

Il terrore, tornato in Europa, ha fatto alzare i livelli di guardia attorno ai luoghi “sensibili”. Facendo riemergere gli spettri del passato e il timbro minaccioso di espressioni con i quali si sperava di non dover più fare i conti.

Intanto a Parigi il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha dato disposizione di rafforzare i controlli alla frontiera tra Francia e Belgio, e misure di sicurezza speciale sono state adottate a Wembley per la partita di calcio di stasera tra Inghilterra e Italia. «Insieme restiamo uniti contro il terrorismo», ha scritto su x il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.