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A Roma l’incontro mondiale dei missionari di “Italia Solidale - Mondo Solidale”

Ritrovare se stessi
aiutando gli altri

 Ritrovare se stessi  aiutando gli altri  QUO-235
12 ottobre 2023

“La Pace in Noi, fra noi e nel mondo Italia Solidale – Mondo Solidale: un’esperienza concreta dove tutti aiutano tutti” è il tema dell’incontro mondiale dei laici missionari, iniziato oggi, che si terrà fino al 15 ottobre nella chiesa di Santa Maria del Pianto in Roma. Alla presenza di decine di missionari provenienti da Africa, India, Sud America e da tutte le regioni italiane, la giornata di apertura è stata occasione proficua per illustrare e diffondere l’opera di “Italia Solidale”, il movimento missionario iniziato da padre Angelo Benolli, antropologo, scienziato e sacerdote della congregazione degli Oblati di Maria Vergine, scomparso lo scorso 16 luglio all’età di 91 anni. Oggi che, come più volte ha ribadito Papa Francesco, «è scoppiata la terza guerra mondiale a pezzi», diventa impellente la necessità di una nuova cultura per fondare un’era di pace. L’esigenza di «guarire le ferite della psiche», «oltre che con il contributo delle persone competenti, anche creando comunità, fraternità che ci facciano sentire amati» è stata espressa anche dal cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), il 4 ottobre dello scorso anno ad Assisi.

I gesti concreti e i racconti dei tanti missionari, giunti all’incontro mondiale in corso a Roma, sono diventati così preziose testimonianze di un cambiamento possibile. «C’era una guerra sanguinosa tra la mia tribù e quella dei Bodo, e io, dopo un lungo cammino, ho sposato una ragazza della tribù nemica. Oggi abbiamo comunità dove le due tribù si riconciliano e camminano insieme» racconta Rajesh Tudu, giovane papà e volontario di “Italia Solidale” nel Nord-est dell’India.

Organizzazione senza scopo di lucro diffusa in numerosi paesi del mondo, “Italia Solidale” affonda le sue radici in oltre mezzo secolo di vita e di impegno missionario del suo fondatore. L’operato di padre Benolli, iniziato in Argentina nel lontano 1964 con la formazione dei primi gruppi di “persone per le persone”, ha fin da subito proposto un modello innovativo, e non convenzionale, di sviluppo comunitario, sulle orme del venerabile Pio Bruno Lanteri, fondatore della congregazione degli Oblati di Maria Vergine. È stata così favorita la formazione di piccoli gruppi di volontari che, a loro volta, hanno sostenuto e animato altri gruppi, in un circolo virtuoso di altruismo e solidarietà.

Incarnando il profondo bisogno di condivisione, dunque, i volontari di questa associazione hanno creato una prassi tangibile di piccole comunità “eucaristiche e missionarie” che si supportano a vicenda. Superata la tradizionale, e forse asettica, dicotomia tra aiutati e aiutanti, una vasta rete di persone porta aiuto e sollievo, intrecciando rapporti e relazioni senza distinzioni di nazionalità o di passaporto, travalicando le frontiere e ogni possibile barriera che possa essere d’ostacolo al conforto del prossimo e alla sua cura. Accade così che italiani salvano i bambini e le famiglie del sud del mondo, attraverso le adozioni a distanza, e parimenti le persone di quei Paesi si prodigano nel trovare donatori locali, pronti a sostenere l’infanzia di tutti i continenti: scambi d’amore disinteressato che alimentano un network mondiale che arricchisce la vita umana, creando un sincero senso di comunione. Un approccio “nuovo”, sul modello di Gesù con i primi apostoli, e un bagaglio esistenziale e spirituale già racchiuso negli scritti di padre Angelo Benolli che, tradotti in oltre trenta lingue, sono ogni giorno fonte di ispirazione per migliaia di persone, di coppie e di famiglie in 173 missioni sparse tra Africa, India, America del Sud e capillarmente in tutti i territori italiani. Una sinergia unica che supera le distanze geografiche dove “non c’è chi da e chi riceve”, ma solo tantissime persone che, salvando gli altri con gesti di grande generosità, riescono a vivere un’esperienza di carità completa, che apporta benefici alla vita quotidiana di quanti ritrovano la propria dignità.

di Antonino Iorio