· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione

La migliore politica

 La migliore  politica  QUO-235
12 ottobre 2023

È stato detto che «un uomo onesto è l’opera più nobile di Dio» (Alexander Pope). È quello che vuole insegnare Gesù, con la frase diventata storica: «Rendete a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio» (Vangelo).

Una lezione sull’onestà, che è sempre la migliore politica! Da un cristiano coerente ci si attende che sia anche un cittadino esemplare. Perché appartiene a due mondi: quello degli uomini, e quello di Dio; la società civile, e la comunità di fede.

Gesù ci ricorda che ci vuole lealtà civica verso lo Stato, ma anche fedeltà a Dio che ha impresso il suo volto nella nostra anima. Ci viene richiesta una sana cooperazione tra religione e politica, che sono entrambe al servizio dell’uomo. Non possono ignorarsi; non sono due binari paralleli che non si incontrano mai.

Il cristiano non può lasciare da parte la sua fede quando si impegna sul piano civile nella scuola, nella cultura, nei Partiti, nel sindacato, nello sport. La sua coscienza lo orienta a fare una sintesi originale tra la sua fede e l’impegno per la società.

Non si può avere una doppia personalità: una per il cielo e l’altra per la terra; una per i giorni feriali e l’altra per i giorni festivi. La fede è autentica solo quando sviluppa il senso della responsabilità e della dedizione al bene comune.

Allora un cristiano diventa lievito che fermenta la massa; sale che dà sapore alla vita. Questa è la retta coscienza che dobbiamo formare in noi.

Ricordando che «la coscienza ha dei diritti perché ha dei doveri» (Henry Newman). E a un cristiano la propria coscienza deve interessare più dell’opinione degli altri!

di Leonardo Sapienza


Il Vangelo in tasca

Domenica 22 ottobre,
XXIX del Tempo ordinario
Prima lettura: Is 45, 1. 4-6;
Salmo: 95;
Seconda lettura: 1 Ts 1, 1-5;
Vangelo: Mt 22, 15-21.