10 ottobre 2023
«Mah! Imparare delle poesie a memoria, molte poesie a memoria; da bambini, da giovani, anche da vecchi. Le poesie fanno compagnia, uno se le ripete mentalmente; e poi lo sviluppo della memoria è molto importante. Secondo: puntare solo sulle cose difficili, eseguite alla perfezione, le cose che richiedono sforzo; diffidare della facilità». Sono le prime due cose che Italo Calvino augurava — o meglio, raccomandava come compito e come auspicio — ai posteri, rispondendo ad Alberto Sinigaglia, nel 1981, prefigurando l’uomo dell’anno Duemila.
Tre chiavi, tre talismani per il nuovo millennio. Il più sorprendente, forse, è il terzo: «Sapere che tutto quello che abbiamo può esserci tolto da un momento all’altro». Sarà stato forse questo il tema della sesta e ultima lezione ...
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