· Città del Vaticano ·

Le parole del segretario di Stato Parolin alla Pontificia Università Gregoriana

Contro Israele un attacco «terribile e spregevole»
Preoccupazione per Gaza

 Contro Israele un attacco «terribile e spregevole» Preoccupazione per Gaza  QUO-233
10 ottobre 2023

Roma , 10. Un attacco «terribile e spregevole» che ha addolorato Papa Francesco, il quale esprime il suo cordoglio per tutti i morti e feriti che questa nuova ondata di violenza ha provocato. Così il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha condannato l’attacco a Israele per mano di Hamas, a margine del convegno di tre giorni al via ieri alla Pontificia Università Gregoriana dal titolo “I nuovi documenti del pontificato di Pio XII e il loro significato per le relazioni ebraico-cristiane”.

«Siamo vicini alle famiglie delle vittime, alle migliaia di feriti, ai dispersi e ai rapiti, ora in grave pericolo», ha dichiarato Parolin, seduto a fianco del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. Il segretario di Stato ha assicurato che «la Santa Sede segue con profonda e grave preoccupazione la guerra che è stata provocata, in cui anche molti palestinesi di Gaza stanno perdendo la vita e molti sono sfollati e feriti» e ha aggiunto: «La guerra è sempre una sconfitta della dignità e un’occasione per non arrivare a nessuna soluzione».

Parlando ai giornalisti prima dell’inizio del convegno, Parolin ha osservato come «le tragedie che si sono succedute nel Novecento, pensavamo che fossero cose del passato, pensavamo che non si sarebbero più ripetute, e invece dobbiamo constatare con enorme tristezza e con grande smarrimento che stiamo rifacendo tutti gli errori che abbiamo fatto nel passato. La Storia non ci ha insegnato nulla. Quindi davvero un momento di grande turbamento, un momento tragico». Secondo il segretario di Stato, bisogna lavorare per «trovare il modo di risolvere questo annosissimo problema, questo tragico problema delle relazioni tra palestinesi e israeliani, su basi di giustizia: solo questo potrà assicurare una pace stabile e una convivenza pacifica e fruttuosa tra i due popoli».