
«Gesù, Chiesa, famiglia, sinodalità, ascolto, comunione, poveri, giovani, comunità, amore»: ecco le parole più ricorrenti negli interventi che si sono susseguiti nel pomeriggio di ieri, venerdì 6 ottobre, tra le 16 e le 19.15, durante la terza congregazione (302 i partecipanti, presente il Papa).
Lo ha reso noto Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione e presidente della Commissione per l’informazione dell’Assemblea, nel briefing con i giornalisti che ha avuto inizio alle 14.20 di sabato 7, nella Sala stampa della Santa Sede. E stamani è stata nuovamente la volta dei circoli minori (terza sessione) con la finalizzazione dei resoconti che sono stati consegnati alla Segreteria generale.
In particolare il prefetto ha comunicato ai giornalisti la gratitudine del Papa per il loro lavoro, per come hanno cercato di spiegare questo evento (acontecimento la parola spagnola usata dal Pontefice) a partire dal significato del silenzio, dell’ascolto, della preghiera, della conversazione nello Spirito e della pausa di riflessione per discernere.
L’esperienza del Sinodo, ha affermato Ruffini, è arrivata alla fine della prima, intensa, settimana, cominciata con la veglia in piazza San Pietro e proseguita con il ritiro spirituale a Sacrofano, la celebrazione della messa di apertura e poi l’inizio dei lavori veri e propri.
In tutti gli interventi in Aula Paolo vi , fino ad ora dedicati alla riflessione sulla sezione a dell’Instrumentum laboris, sia da parte dei rappresentanti dei Circoli minori sia a titolo personale, è emersa la gratitudine per la bellezza, la grazia di questo momento sinodale, che sta facendo sperimentare la grandezza della Chiesa, la sua poliedricità e unità in Gesù come via verità e vita in ogni cammino.
Temi centrali affrontati nel Sinodo e inseriti nei rapporti di ogni Circolo appena consegnati alla Segreteria generale, sono stati in particolare la formazione, soprattutto dei sacerdoti e dei seminari, ma anche delle famiglie e di tutti battezzati, per i quali è stato segnalata l’importanza della corresponsabilità.
Gerarchia, comunione e anche la natura della sinodalità — con la difficoltà a farla comprendere e a tradurla, anche per ragioni linguistiche e culturali — sono state questioni poste all’attenzione. La sinodalità è sì un atteggiamento spirituale ma richiede anche strutture. Con la consapevolezza che il problema non è tanto sburocratizzare ma dedicare energie per ripensare forme nuove e luoghi di partecipazione nella comunione e nella storia della Chiesa
Uno sguardo è stato rivolto ai giovani immersi nella realtà digitale. Il ruolo dei laici e delle donne, la chiamata a essere con i poveri e al servizio dei poveri, l’accoglienza dei migranti: ecco altri temi messi al centro della riflessione. Con l’idea di fondo di una Chiesa «accogliente verso tutti, nessuno escluso, come un padre e come una madre». Di qui l’importanza di «passare dal concetto di potere a quello di servizio» e «la necessità di evitare ogni forma di clericalismo».
Sheila Peres, segreteria della Commissione per l’informazione (gli altri componenti verranno eletti lunedì), ha dato notizie su alcune comunicazioni fatte dal cardinale segretario generale, Mario Grech, durante i lavori del pomeriggio di ieri. In particolare ha ricordato l’importanza del pellegrinaggio alle catacombe di Santa Domitilla e di San Sebastiano in programma nel pomeriggio di giovedì 12. Inoltre il porporato ha esortato i presenti a partecipare agli eventi di preghiera promossi in questi giorni nella basilica Vaticana — questa sera si svolgerà il Rosario aux flambeaux — e a dare spazio all’orazione personale e all’adorazione eucaristica.
Parlando poi del lavoro dei Circoli minori, Peres ha tenuto a sottolineare, in particolare, la scelta di alternare i diversi interventi che scandiscono il lavoro con momenti di silenzio e di preghiera che aiutano i partecipanti a riflettere su quanto è stato condiviso.
Ha quindi preso la parola suor Letizia Salazar, dell’ordine della compagnia di Notre Dame, cancelliere della diocesi californiana di San Bernardino, quasi al confine con il Messico, che partecipa ai lavori come testimone del processo sinodale per l’America del nord, ed è tra coloro che provengono dalle Assemblee continentali e non sono insigniti del “munus” episcopale. Suor Salazar ha ricordato che, come religiosa di congregazione internazionale, ha già vissuto esperienze spirituali comunitarie a Roma in occasione dei capitoli generali. Ma quella del Sinodo, ha puntualizzato, è un’esperienza del tutto diversa perché coinvolge l’intera Chiesa e, dunque, la dimensione della “cattolicità”, favorendo così l’atteggiamento di apertura e di disponibilità verso tutti.
Il cardinale cappuccino Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, presidente del Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar, e anche membro del Consiglio di cardinali, ha confidato anzitutto che è la sua quarta esperienza sinodale. La gente, in Africa, attende dal Sinodo «soluzioni ai problemi: conflitti, guerre, povertà» ha affermato. «Ognuno di noi è venuto qui con le proprie speranze, non solo noi africani». Ma questo Sinodo, ha aggiunto, è diverso dai precedenti che «si sapeva come andavano a finire. Ma questo no!». La ragione sta nell’«importanza che viene data alla ricerca nella verità della volontà di Dio, la volontà dello Spirito Santo, per la sua Chiesa in questo momento storico».
«Nessuno è venuto con un’agenda da imporre» ha rilanciato il cardinale Ambongo Besungu. «Non c’è un’agenda, siamo tutti fratelli e sorelle all’ascolto della volontà di Dio per la sua Chiesa». Per questa ragione, ha concluso non nascondendo entusiasmo e speranza, «vivo questo Sinodo con grande gioia, grande fiducia, perché quello che verrà fuori sarà accolto da tutti come volontà di Dio. Sono convinto che il Sinodo darà bei frutti alla Chiesa».
Nelle domande poste successivamente dai giornalisti, in particolare Peres ha fatto notare lo stile di Papa Francesco e la sua presenza da «vero pastore che ci accompagna nel cammino». E Ruffini, a sua volta, ha osservato che il Pontefice arriva «prima di moltissimi di noi». Inoltre suor Salazar ha risposto a una domanda sulla sua personale esperienza riguardo all’immigrazione, al confine tra Messico e Stati Uniti d’America, rilevando l’importanza che quando un migrante arriva in un nuovo Paese ci sia la Chiesa che lo accoglie con una fede che sostiene. Insomma, per il migrante è decisivo l’incontro con un comunità.
La religiosa, come anche il cardinale, hanno poi risposto a una domanda sulla questione del discernimento per comprendere la volontà di Dio nell’Assemblea di questi giorni. Il Sinodo sulla sinodalità, ha affermato il porporato riferendosi a un’altra domanda specifica sull’omosessualità in Africa, «è tenersi per mano insieme, camminando insieme», e così affrontare ogni questione, nessuna esclusa, «attraverso discernimento collettivo che ci dirà la direzione». Non conta tanto, dunque, una «opinione personale» sui diversi temi ma, ha insistito il cardinale, una esperienza di sinodalità.
Riguardo alla formazione e alla mancanza dei seminaristi, in particolare in Africa, il cardinale ha suggerito anzitutto di non generalizzare. Nella sua arcidiocesi di Kinshasa, ha detto, i seminaristi sono 130. Ma in altre parti certamente mancano.
Sempre in risposta a una domanda, il cardinale Ambongo Besungu ha fatto notare che non è il Sinodo, nonostante le molte aspettative, il luogo dove si risolvono tutti i problemi. Esso, piuttosto, definisce il nuovo modo di agire della Chiesa nell’affrontare i problemi con spirito di sinodalità. È «un nuovo modo di essere Chiesa». E suor Salazar ha indicato l’importanza di «imparare a essere fratelli e sorelle indipendentemente dalle proprie esperienze: è un obiettivo imparare a confrontarci».
I lavori riprenderanno lunedì 9, alle 10 — dopo la celebrazione, alle 8.45, della messa all’altare della cattedra della Basilica di San Pietro, presieduta da Youssef Absi, patriarca di Antiochia dei greco-melkiti, Capo del Sinodo della Chiesa greco-melkita cattolica — con la quarta congregazione generale.