· Città del Vaticano ·

Le raccomandazioni dell’Uisg per affrontare le sfide della migrazione

Ponti tra i nuovi arrivati
e le comunità ospitanti

 Ponti tra i nuovi arrivati  e le comunità ospitanti    QUO-228
04 ottobre 2023

Ieri, 3 ottobre, Giornata della memoria e dell’accoglienza in ricordo di tutte le vittime delle migrazioni, l’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg) ha pubblicato un documento contenente dieci raccomandazioni per affrontare le sfide della migrazione. Queste raccomandazioni possono essere riassunte in quattro inviti all’azione. Il primo è quello di costruire occasioni di sviluppo delle capacità dei migranti e rifugiati, incrementando la loro resilienza di fronte alle sfide legate allo spostamento e all’integrazione. Vi è poi un invito a costruire ponti tra comunità di immigrati e comunità ospitanti, promuovendo il valore dell’interculturalità. Il terzo invito consiste nel costruire un racconto autentico delle migrazioni, contrastando la disinformazione diffusa e la deumanizzazione dei soggetti coinvolti. Infine è necessario costruire nuove realtà attraverso azioni concrete e advocacy, sostenendo lo sviluppo di contesti legislativi per garantire la dignità inalienabile di tutte le persone in movimento.

La Uisg è un’organizzazione che riunisce le leader delle congregazioni religiose femminili e rappresenta oltre 600mila suore cattoliche in tutto il mondo. La nostra Rete internazionale migranti e rifugiati mira a creare opportunità di incontro basate sull’esperienza concreta della migrazione. Si sforza di potenziare le congregazioni attive in questo settore, di incoraggiare altre a unirsi al nostro movimento dalla base, di sviluppare opportunità di formazione per le suore che supportano le persone in transito o all’arrivo e di discernere nuove spiritualità in grado di trasformare ogni incontro con i migranti in un’opportunità di profonda conversione. La nostra rete nasce nel 2022 e affonda le sue radici nell’esperienza inter-congregazionale della Uisg in Sicilia, in particolare nell’isola di Lampedusa, dove ieri abbiamo celebrato il decimo anniversario del naufragio che causò la morte di 368 persone. Dopo quella tragedia, i politici europei giurarono «mai più» — eppure, negli ultimi dieci anni, almeno altre 26.000 persone hanno perso la vita cercando di attraversare il Mar Mediterraneo. Sappiamo che dove c’è volontà politica, c’è una possibile soluzione. E le nostre raccomandazioni confidiamo possano contribuire a vedere possibili strade. L’azione e le attività di advocacy della Uisg sulla migrazione si basano sul principio dell’interculturalità. Questo principio serve sia come punto di partenza per lo sviluppo di reti guidate da suore in grado di abbracciare diversi carismi, esperienze e competenze, sia come valore centrale per la nostra missione di costruire ponti tra immigrati e comunità ospitanti. Di fronte alle esigenze dei migranti, sosteniamo le congregazioni nello sviluppo di risposte olistiche e centrate sulla persona: utilizzando termini come “accompagnamento” per descrivere il nostro lavoro, noi suore cerchiamo di interagire con i migranti consapevoli degli effetti benefici della vicinanza, della gentilezza e della comprensione, proprio come per chiunque altro essere umano su questa terra. Il nostro obiettivo è prima di tutto umanizzare e quindi rafforzare i migranti affinché possano vivere in modo indipendente, educando anche le comunità ospitanti a riconoscere l’arricchimento che i nuovi arrivati possono portare.

Di fronte alle migrazioni crediamo che la creatività possa rivelare opportunità, dove prima vedevamo solo ostacoli. Ecco perché la Uisg si impegna a creare spazi per l’incontro tra diverse parti interessate nel campo umanitario e dello sviluppo, per promuovere un dialogo creativo e sviluppare una visione congiunta per azioni di advocacy sulla migrazione. Questo è stato lo spirito che ha animato il Sister-led dialogue on migration, un incontro svoltosi a Roma il 3 luglio scorso, in collaborazione con il Global solidarity fund, che ha condotto all’elaborazione del nostro nuovo documento con le dieci raccomandazioni. Questo è anche lo spirito che sta alla base del nostro primo Forum advocacy, che si terrà il 23 e il 24 ottobre. Con il titolo “Donne religiose: leadership e sviluppo”, la Uisg riunirà le sue reti globali a Roma per una discussione finalizzata a identificare le aree prioritarie per l’advocacy che possono portare a cambiamenti sistemici per rispondere a questioni chiave per lo sviluppo sostenibile delle nostre società.

di Carmen Elisa Bandeo
Coordinatrice Rete internazionale migranti e rifugiati della Uisg

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