· Città del Vaticano ·

Insieme in ascolto
dello Spirito

 Insieme in ascolto  dello Spirito  QUO-228
04 ottobre 2023

I partecipanti al Sinodo abbiano «un animo aperto alle aspirazioni dello Spirito Santo, all’ascolto del fratelli, ai bisogni della Chiesa nel mondo di oggi». È l’invocazione che, in lingua swahili, ha formulato Nora Kofognotera Nonterah durante la preghiera universale della messa celebrata dinanzi a 25 mila fedeli da Papa Francesco — nella mattina di mercoledì 4 ottobre in piazza San Pietro — con i nuovi cardinali e il Collegio cardinalizio per l’apertura della xvi Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi.

Nel giorno della memoria di san Francesco d’Assisi, la celebrazione — preceduta dalla recita del Rosario — ha avuto inizio alle 9, con il canto delle Laudes Regiae per una corale preghiera per la Chiesa, il Papa, i vescovi e il popolo di Dio. E subit0, nell’atto penitenziale, il Pontefice ha invocato «la misericordia divina, accompagnati oggi dall’intercessione di san Francesco d’Assisi, testimone di fraternità e pace».

La prima lettura, tratta dalla Lettera di san Paolo ai Galati (6, 14-18) è stata letta in spagnolo da Valeria Karina Lopez. Il Salmo 15 è stato proclamato in italiano così come il passo del Vangelo di Matteo (11, 25-30), letto dal diacono Marco Dolcini, dell’ordine dei Frati minori conventuali. Il Pontefice ha quindi tenuto l’omelia.

Nella preghiera universale, oltre all’invocazione in swahili per i padri sinodali, è stato anzitutto ricordato Papa Francesco, in lingua polacca da suor Jolanta Maria Kafka. In francese, poi, Wissam Abdo ha pregato «per i nuovi cardinali e per il collegio cardinalizio» perché «collaborino con sollecitudine al ministero apostolico del Papa, prendendosi cura di quanti sono stanchi e oppressi». Nella preghiera per i capi delle nazioni, in cinese Paola Man Sze Tai ha pregato perché «il Signore della storia conceda ai governanti la saggezza del dialogo, la ricerca del bene comune, la difesa dei più poveri, la volontà concreta di spegnere ogni focolaio di guerra». Per coloro che vivono nella prova e nel dolore, in inglese Matthias Kopp ha chiesto che possano «sperimentare la forza risanatrice della divina presenza e la vicinanza amica del prossimo».

I doni all’offertorio sono stati presentati da suor Ester Lucas José Maria, Saad Antti, suor Dolores Palencia Gómez, Leo Godfray, Erica Tossani, Oscar Elizalde, Taniya George, e Christina Kheng.

Al momento della preghiera eucaristica si sono accostati all’altare i cardinali Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, Mario Grech, segretario generale del Sinodo, e Robert Francis Prevost, prefetto del Dicastero per i vescovi.

A conclusione della celebrazione è stato significativamente intonato il Cantico delle Creature. I canti sono stati eseguiti dal coro della Cappella Sistina, coadiuvato dal coro guida. Ha diretto il rito l’arcivescovo Diego Ravelli, maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie.

Quasi cinquecento i concelebranti, dei quali centoventi cardinali — fra loro i nuovi porporati creati nel Concistoro dello scorso 30 settembre — e trecentosettanta padri sinodali. Tra i concelebranti, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, gli arcivescovi Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, Luciano Russo, segretario della Sezione per il personale di ruolo diplomatico della Santa Sede, e monsignor Javier Domingo Fernández González, capo del Protocollo.

Alla messa erano presenti anche le laiche e i laici partecipanti al Sinodo.

Il servizio dei ministranti è stato prestato dalla comunità del Collegio internazionale Seraphicum di Roma.

Al termine della celebrazione e della processione finale, Papa Francesco si è fermato sul sagrato della basilica di San Pietro per salutare i nuovi cardinali e scattare con loro una foto ricordo.