Un impegno concreto

03 ottobre 2023
Alla Porta d’Europa un momento di raccoglimento per ricordare le vittime
«Ricordo le voci, le grida, il rumore delle braccia che cercavano di spezzare l’acqua. Non so come ho fatto». È la testimonianza di Yosef, trentunenne eritreo, sopravvissuto al naufragio del tre ottobre di dieci anni fa quando, alle 03,15, a poche miglia dalla costa dell’Isola dei Conigli, al largo di Lampedusa, un’imbarcazione con 500 persone a bordo prese fuoco e si capovolse, inabissandosi con bambini, donne, uomini, mettendo la parola fine alla traversata nel Mediterraneo e alla loro speranza di una vita migliore.
Quella notte Yosef, partito dalla Libia, riuscì a restare a galla per cinque ore. Oggi vive in Svezia con la moglie e due figli e gli è quasi impossibile continuare a raccontare: sono sopravvissuti in 155, dei ...
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