· Città del Vaticano ·

DONNE CHIESA MONDO

Un numero con le opere
di Silvia Martínez Cano

 Un numero con le opere di Silvia Martínez Cano  DCM-009
30 settembre 2023

Le illustrazioni di questo numero di "donne chiesa mondo" dedicato al Sinodo sulla Sinodalità sono opera di Silvia Martínez Cano, che ha avuto la gentilezza di mettercele a disposizione.

Martínez Cano è una teologa e artista multidisciplinare - pittrice, scultrice, muralista, fotografa - e la sua opera è una ricerca da una prospettiva multipla su tre temi: la donna, l’educazione e la teologia. Il suo approccio è femminista, perché «essere credente e femminista in questi tempi è quasi un obbligo per chi vuole seguire Gesù». Attualmente lavora all’Università Complutense di Madrid, come docente nella facoltà di Educazione, all’Istituto Superiore di Pastorale e all’Istituto San Pio x, entrambi della Pontificia Università di Salamanca ( Upsa ), come docente aggiunta di Teologia. È l’attuale presidente dell’Associazione delle Teologhe Spagnole ( Ate ).

Tra le opere che pubblichiamo ci sono quelle realizzate per la collana “Donne bibliche” della Editoriale San Paolo in Spagna, che Martínez Cano coordina.

Il progetto, avviato nel 2020, prevede la pubblicazione di trenta volumi, nei quali si alterneranno racconti e riflessioni su figure femminili dell’Antico e del Nuovo Testamento. A volte il libro si basa su un testo biblico concreto, con la prospettiva dell’autrice sul personaggio scelto in quel momento. Altre volte la protagonista è una donna biblica.

Ogni volume è scritto da una teologa di prestigio con stili teologici diversi, a partire da un modello più analitico e storico-critico fino ad altri più metaforici come la teologia narrativa. La diversità di prospettive e la ricerca del rinnovamento dell’immaginario biblico sono alcune delle caratteristiche di questa raccolta. Anche le copertine sono realizzate Martínez Cano che suggerisce altri tipi di immagini per le donne bibliche. Questo mese escono due nuovi libri: "La mujer viuda pobre del templo" ( a sinistra) e "Lía, Raquel, Bilha y Zilpá" (a destra), di cui abbiamo, in anteprima, le copertine.