· Città del Vaticano ·

DONNE CHIESA MONDO

Di preghiera
ascolto, giustizia

Logo_DCM.jpg
30 settembre 2023

La Chiesa che vorrei interpreta la profezia del testamento spirituale del gesuita e teologo tedesco di Karl Rahner, "il cristiano del futuro o sarà un mistico o non sarà", mettendo al suo centro la preghiera, tesa alla progressiva apertura di ciascun fedele alla grazia dell'auto-rivelazione di sé che Dio dona alle sue creature.

I vangeli sono lo strumento principe per accedere a questa “preghiera di relazione”; sono una sorta di pentagramma sul quale co-costruire insieme a Dio l’alfabeto personalissimo con cui ci parla. All’inizio nel segreto della nostra stanza, poi via via tramite le persone e gli eventi che incontriamo lungo il cammino.

L’esperienza di una conoscenza intima di Gesù maturata grazie alla preghiera e confermata dal continuo confronto con la comunità orante nasce dall'utilizzo di strumenti come la contemplazione immaginativa di sant’Ignazio di Loyola, la preghiera mentale di santa Teresa d’Ávila, la Lectio Divina o altri metodi basati sulle Sacre Scritture.

La seconda caratteristica della Chiesa che vorrei è la capacità di ascolto che accompagna la preghiera. Un ascolto carico di stupore e attesa: e se tramite la persona che mi sta parlando Dio volesse rivelarmi qualcosa di sé o istruirmi su un aspetto della mia vita?

Una terza caratteristica della Chiesa che vorrei è un acuto senso della giustizia. La comune consuetudine con i vangeli rende tutti noi, pur nelle differenze, molto sensibili al modo in cui Gesù ha affrontato situazioni analoghe. Prima che si possa giungere a una soluzione etica condivisa, alcuni casi necessitano di un complesso processo di discernimento tra specialisti della materia. La maggioranza dei casi invece è di immediata soluzione per ogni cristiano eticamente maturo. Dunque educare allo spirito di parresìa, a uno spirito che non cede alla tentazione di malintese diplomazie né esita nella scelta preferenziale per i poveri, è un compito essenziale della comunità.

Infine, la Chiesa che vorrei valorizza le possibilità offerte dal web per entrare in relazione paritaria con cristiani geograficamente lontani. Per esempio, che cosa convince una persona non occidentale a convertirsi al cattolicesimo? Durante i cinque giorni di “appropriazione” in piccoli gruppi che concludevano il Mese di Esercizi Spirituali ricordo di aver chiesto a Evelyn, una giovanissima suora dello Zimbabwe, «Non ti ha creato difficoltà entrare in relazione con Gesù, un ebreo di carnagione chiara nato sulle sponde del Mediterraneo?». Senza un attimo di esitazione Evelyn ha risposto sorridendo: «Il mio Gesù è nero!!!».

di Guia Sambonet
Autrice; responsabile della Scuola di preghiera di san Fedele, Milano.