· Città del Vaticano ·

DONNE CHIESA MONDO

Autentica forza
di cambiamento

 Autentica forza  di cambiamento  DCM-009
30 settembre 2023

Come giovane donna cattolica che naviga nelle complessità del mondo moderno, ho una visione di una Chiesa che parla alla mia generazione, che abbraccia l’attualità e l’autenticità e promuove un senso di comunità.

Riconosce il nostro scenario in continuo mutamento e cerca attivamente di affrontare le questioni e le preoccupazioni che hanno un impatto su di noi. Un santuario costruito sull’amore, sull’inclusione, sulla crescita spirituale, che crea un ambiente dove possiamo crescere nella nostra fede, trovare sostegno, e avere un impatto positivo sul mondo.

Uno degli aspetti chiave della Chiesa cattolica che vorrei come giovane adulta è un senso di genuina comunione. Desidero una Chiesa che cerchi attivamente di ascoltare e di comprendere le esperienze e le prospettive dei giovani. Il Sinodo ha fornito una piattaforma per un dialogo aperto e una partecipazione attiva, permettendoci di contribuire con le nostre intuizioni e le nostre idee ai processi decisionali all’interno della Chiesa. Valorizzando le nostre voci e promuovendo una cultura della collaborazione, la Chiesa può colmare il divario generazionale e incarnare veramente lo spirito di comunione.

L’autenticità è un altro aspetto chiave della Chiesa cattolica che vorrei. È un posto dove possiamo esplorare apertamente i nostri dubbi e i nostri interrogativi, e lottare senza timore del giudizio o della condanna. Una Chiesa che riconosce che la fede è un cammino pieno di incertezze e accoglie le discussioni oneste riguardo alle nostre credenze e alle sfide cha abbiamo di fronte. Che incoraggia il pensiero critico, incoraggia il dialogo, e riconosce che il dubbio può portare a una fede più profonda.

La Chiesa che vorrei valorizza l’autenticità dell’esperienza di ognuno e riconosce la bellezza nelle nostre diverse prospettive.

Anche la missione è fondamentale per la Chiesa che vorrei come giovane adulta, e credo che il Sinodo abbia la capacità di evidenziare questo aspetto. Spero di vedere una Chiesa che si assuma la responsabilità di essere una forza di cambiamento positivo nel mondo.

Una Chiesa che offra opportunità alle persone di approfondire il loro rapporto con Dio, offrendo diverse forme di culto e di preghiera che hanno un impatto su persone provenienti da background diversi. Che riconosca l’importanza della trasformazione personale e incoraggi i suoi membri a esternare la propria fede in modi pratici. Coltivando la crescita spirituale, la Chiesa crea un ambiente che promuove una più profonda comprensione dell’amore e della grazia di Dio.

Inoltre, come giovane adulta del Sud Africa, desidero una Chiesa che ci consente di partecipare attivamente alla vita della comunità di fede e della società in generale. Un luogo dove possiamo costruire rapporti significativi con i nostri coetanei che condividono valori e aspirazioni simili ai nostri. Una Chiesa che crea opportunità per noi di connetterci, di creare amicizie e di sostenerci gli uni gli altri nel nostro cammino di fede. Una Chiesa che promuove un clima di inclusività e di accettazione, dove tutti i giovani, indipendentemente dal loro ambito o circostanze di vita, si sentano bene accolti e valorizzati. Questo senso di comunità ci consente di esternare la nostra fede, d’incoraggiarci a vicenda e di avere un impatto positivo sul mondo che ci circonda.

Concludendo, la Chiesa cattolica che vorrei vedere abbraccia l’attualità, l’autenticità e la comunità. È una Chiesa che rimane fedele ai sui insegnamenti fondamentali pur adattandosi ai bisogni e alle sfide del mondo moderno. Una Chiesa che promuove la crescita spirituale, che s’impegna attivamente nelle iniziative di giustizia sociale e crea un ambiente inclusivo ed accogliente per tutti.

Una Chiesa che rende i giovani capaci di vivere la propria fede in modo autentico e d’impegnarsi con il mondo che li circonda, producendo un impatto positivo e servendo come vero riflesso degli insegnamenti di Cristo.

di Mary Zomba
Membro della Commissione Giovanile nell’Arcidiocesi di Pretoria (Sud Africa), ex Segretario Generale del “South African Catholic Youth Ministry”