· Città del Vaticano ·

Sarà gestita da Scholas Occurrentes

Istituita in Vaticano l’Università del senso

 Istituita in Vaticano l’Università del senso  QUO-222
27 settembre 2023

Papa Francesco ha istituito l’“Università del senso” come «ente formativo universitario civile con sede nello Stato della Città del Vaticano», attraverso l’emissione di un chirografo il 15 agosto. L’Università è autonoma e sarà gestita dal Movimento educativo internazionale Scholas Occurrentes.

In un comunicato diffuso dal movimento si riferisce quanto sottolinea il Pontefice: «Scholas, come comunità che educa, come intuizione che cresce, apre le porte dell’“Università del senso”, con studenti di tutte le realtà, lingue e fedi, affinché nessuno sia lasciato fuori quando ciò che si insegna non è una cosa ma la vita stessa». Nel mezzo della crisi mondiale causata dalla pandemia, il Papa in un messaggio virtuale ha anche affermato: «In questa nuova crisi che oggi l’umanità sta affrontando, dove la cultura ha dimostrato di aver perso la sua vitalità, voglio celebrare il fatto che Scholas, come una comunità che educa, come un’intuizione che cresce, apra le porte dell’“Università del senso”. Perché educare è ricercare il senso delle cose».

I docenti Mpho Tshivhase dell’Università di Pretoria, Stefania Travagnin dell’Università di Londra, Souleymane Bachir Diagne della Columbia University e Diane Moore dell’Università di Harvard, tra gli altri, hanno concordato sull’importanza di creare un corpo universitario globale che risponda alla necessità di ri-immaginare l’educazione, mettendo al centro la persona nella sua unicità e la comunità come espressione della pluralità. Un luogo accogliente e creativo, cioè, dove tutti possano sentirsi benvenuti e partecipare, si legge nel comunicato, ma anche un’università atipica che, come dice Platone, «non ha luogo perché è ovunque». Un seme molto piccolo che può diventare un albero molto grande, dove le radici sono negli insegnamenti di Papa Francesco e nell’esperienza di Scholas; un’università locale e globale, interculturale, interreligiosa e intergenerazionale.

L’apprendimento, conclude il comunicato, «si nutre di tutti i linguaggi del sapere scientifico e umanistico, dell’arte, della tecnologia e delle esperienze di vita. Questa università nutre l’anima e sa distinguere ciò che è semplicemente utile da ciò che è indispensabile; ci aiuta a non perdere di vista ciò che è essenziale, perché l’uomo non vive di solo pane».