· Città del Vaticano ·

I saluti
L’appello del Papa ai pellegrini polacchi

Accoglienza per gli ucraini
in fuga dalla guerra

 Accoglienza per gli ucraini in fuga dalla guerra  QUO-222
27 settembre 2023

Al termine dell’udienza, salutando i gruppi presenti, il Papa ha rivolto un pensiero ai tanti ucraini «costretti a lasciare la propria patria, afflitta dalla guerra», e ha chiesto in particolare ai fedeli polacchi di manifestare «l’accoglienza evangelica» offrendo loro «l’aiuto, il rifugio e la benevolenza». In conclusione Francesco ha guidato il canto del Pater Noster e ha impartito la benedizione.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese. Cari fratelli e sorelle, l’Europa ha bisogno di ritrovare la passione e l’entusiasmo che ho trovato a Marsiglia, con il suo Pastore, i sacerdoti, le persone consacrate e i tanti fedeli impegnati nella carità e nell’educazione.

Notre Dame de la Garde, venerata dai marsigliesi, accompagni i popoli del Mediterraneo nel loro cammino, affinché questa regione diventi ciò che è chiamata ad essere: un mosaico di civiltà e di speranza.

Dio vi benedica!

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Norvegia, Paesi Bassi, Sud Africa, India, Indonesia, Filippine, Canada e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare ai candidati al diaconato del Pontificio Collegio Americano del Nord, insieme ai loro famigliari ed amici. Su tutti voi invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Cari fratelli e sorelle, oggi celebriamo la memoria liturgica di San Vincenzo de’ Paoli che, mosso dall’amore per Cri-sto, si è impegnato in favore degli emarginati della società. Il suo esempio sproni anche noi ad essere vicini ai fratelli bisognosi.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos a María, Consuelo de los Migrantes, que acompañe el camino de los pueblos del Mediterráneo, para que entre todos construyamos un mosaico de esperanza y fraternidad. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua portoghese presenti all’odierna Udienza. Il Signore Gesù, affidandoci il suo Vangelo, ci ha fatto portatori della luce e seminatori della speranza. In questo mondo manca ancora una più grande consapevolezza di Dio come Padre di tutti. Perciò, non rinunciamo alla nostra vocazione e portiamo avanti, con creatività, l’annuncio della Buona Novella. Dio vi benedica.

Saluto i fedeli di lingua araba, in particolare quelli del Centro Cattolico di Studi e Media, provenienti dalla Giordania. In mezzo alle difficoltà in cui vive il mondo di oggi, la parola di Dio rimane l’unico approdo sicuro, la guida e la fonte del vigore necessario, per affrontare, con speranza, le sfide della vita. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Domenica scorsa è stata celebrata la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato il cui tema era: “Liberi di scegliere se migrare o restare”. Ricordatevi dei vostri fratelli e sorelle dell’Ucraina, costretti a lasciare la propria patria, afflitta dalla guerra, che cercano l’aiuto, il rifugio e la benevolenza nel vostro Paese. Manifestate loro l’accoglienza evangelica. Dio vi benedica.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini della Repubblica Ceca, giunti a Roma in occasione della festa di San Venceslao, in particolare saluto il coro dei ragazzi Ondrášek. L’esempio del Patrono principale della Nazione ceca, che fu grande testimone della fede, vi aiuti a custodire la vostra eredità spirituale e a tramandarla ai vostri figli! Benedico voi e le vostre famiglie. Sia lodato Gesù Cristo!

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto gli alunni dell’Istituto Visconti-Gonzaga di Palermo, i fedeli di Petronà e di Siracusa.

Il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. L’odierna memoria liturgica di San Vincenzo de’ Paoli ci ricorda la centralità dell’amore del prossimo. Esorto ciascuno a coltivare l’atteggiamento di attenzione agli altri e di apertura a quanti hanno bisogno di voi.

A tutti la mia Benedizione.