· Città del Vaticano ·

26 novembre 1920, dalla clinica psichiatrica «Morozov» a Mosca

Dietro il sipario
della sofferenza

 Dietro il sipario  della sofferenza  QUO-221
26 settembre 2023
Quando Pavel Florenskij scrive dal manicomio  è un uomo in fuga. Racconta impressioni che si rincorrono in un caleidoscopio di dolori Si presenta, nella traduzione dal russo di Lucio Coco, una testimonianza di Pavel Florenskij (1882-1937) relativa a un suo soggiorno presso la clinica psichiatrica Morozov (oggi Korsakov) di Mosca. Il brano è tratto dal libro (inedito in Italia) del pensatore russo «U grani mirov» (“Al confine dei mondi”; Moskva, 2021, pagine 662-663). Ecco è già un mese e mezzo — due mesi che vivo qui, da mia sorella, essendo stato inviato in missione dall’Istituto di educazione popolare ai corsi scientifico-pedagogici ed essendo fuggito da Posad. Da tanto volevo scrivere le mie impressioni, ma preso da lezioni, riunioni, laboratori, non ho avuto neppure un ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati