Guardare insieme il Mediterraneo, «contemplare ciò che la geografia naturale e umana e la storia, dall’antichità fino ad oggi, ci hanno insegnato, ci porta tutti a riconoscerci prima come eredi», poi come impegnati «in rapporti di forza che occorre trasformare in rapporti di fraternità»; infine, «ci invita a capire il nostro destino umano come un viaggio verso la Patria della vita piena di tutti e per tutti». Lo ha sottolineato nel saluto conclusivo monsignor Éric de Moulins-Beaufort, arcivescovo di Reims, presidente della Conferenza episcopale francese. «Siamo tutti eredi — ha aggiunto rivolgendosi al Papa — di questo mare, eredi delle grandi civiltà che hanno preceduto la nascita del cristianesimo e dell’islam e a contatto con le quali si è forgiato l’ebraismo, le civiltà che hanno inventato la scrittura alfabetica».
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23 settembre 2023
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