· Città del Vaticano ·

Interventi dell’arcivescovo Paul Richard Gallagher a New York

Promuovere un multilateralismo efficace
per il raggiungimento
di una pace globale

 Promuovere  un multilateralismo efficace per il raggiungimento di una pace globale   QUO-217
21 settembre 2023

New York , 21. Un forte appello a un multilateralismo efficace in favore della pace e della sicurezza non solo in Ucraina, ma anche a livello globale: lo ha lanciato ieri l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, intervenuto a New York in un dibattito aperto del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il conflitto in Ucraina, ha detto, è «crudele e insensato» e a pagarne il prezzo più alto sono i civili, in particolare «i bambini, i giovani e gli anziani». La «fitta ombra» di questa guerra generata dall’attacco russo, ha aggiunto, si sta espandendo sempre di più, mettendo a rischio «l’intero ordine globale sorto dopo la seconda Guerra mondiale» e, soprattutto, «entrando nel cuore degli uomini, rendendoli contenitori di una “logica di guerra”».

Le conseguenze negative di tutto ciò sono evidenti «in ambito umanitario, demografico, alimentare, socio-politico, giuridico, economico, ecologico, militare, nucleare, energetico, sanitario, educativo, religioso, migratorio e di altro tipo», tutti «elementi fondamentali dell’architettura della sicurezza mondiale». Di qui, l’esortazione dell’arcivescovo Gallagher alla comunità internazionale affinché unisca gli sforzi «nella ricerca di una pace giusta e duratura per l’Ucraina, quale importante elemento della pace globale di cui il mondo ha sete».

Al contempo, il segretario per i Rapporti con gli Stati le Organizzazioni internazionali ha ricordato che «la Santa Sede è vicina all’Ucraina e ne sostiene pienamente l’integrità territoriale», continuando anche a «impegnarsi in iniziative umanitarie volte ad alleviare le sofferenze della popolazione» e invitando gli organismi internazionali a diventare «artigiani di pace creativi e coraggiosi e a tessere un dialogo costruttivo».

Sempre ieri, l’arcivescovo Gallagher ha preso parte a una riunione Onu di alto livello sulla prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie. Nell’occasione, il capo delegazione della Santa Sede ha espresso preoccupazione in merito al fatto che «la percentuale di persone nei Paesi a basso reddito che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19 è circa la metà di quella dei Paesi ad alto reddito». Nell’eventualità di pandemie future, dunque, il rappresentante della Santa Sede ha sottolineato che «è necessario un approccio allo sviluppo che rifletta i profondi legami tra povertà e cattiva salute». Inoltre, nei Paesi in via di sviluppo occorre la promozione della ricerca e dell’innovazione perché, ha sottolineato l’arcivescovo, più che di «soluzioni rapide» servono «risposte eque» ed affidabili che rispettino «i diritti umani e le libertà fondamentali». Senza tralasciare i meccanismi di solidarietà e la condivisione di informazioni e know-how scientifico a livello internazionale.

«Non si esce mai immutati da una crisi — ha concluso l’arcivescovo Gallagher—; sta a noi garantire che il cambiamento sia in meglio».