· Città del Vaticano ·

I saluti
Il pensiero del Pontefice al presidente Napolitano

Tacciano le armi
nel Nagorno Karabakh

 Tacciano le armi nel Nagorno Karabakh  QUO-216
20 settembre 2023

«Tacciano le armi e si compia ogni sforzo per trovare soluzioni pacifiche per il bene delle persone e il rispetto della dignità umana». È il nuovo appello per il Nagorno Karabakh lanciato dal Papa al termine dell’udienza generale. Nel salutare i fedeli di lingua italiana, il Pontefice ha anche rivolto un pensiero al presidente emerito della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano — le cui condizioni di salute si sono aggravate nelle ultime ore — concludendo poi l’udienza con il canto del Pater Noster e la benedizione.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese. Il Signore ci chiama a smascherare e combattere la schiavitù che priva i nostri fratelli della loro dignità e a testimoniare l’amore di Cristo. A imitazione di san Daniele Comboni, chiediamogli la grazia di manifestare con la nostra vita una costante preoccupazione per costruire un mondo più fraterno, che si preoccupi dello sviluppo integrale di ogni persona prendendosi cura dei fratelli più fragili. Dio vi benedica.

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Danimarca, Norvegia, Camerun, Australia, India, Indonesia, Malaysia, Filippine e Stati Uniti d’America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, Gesù Cristo, attraverso la sua sofferenza e la sua croce, ci ha liberati dalla schiavitù del peccato e della morte. In questa libertà dei figli di Dio, non viviamo più per noi stessi, ma per Lui che siamo chiamati ad annunciare agli uomini del nostro tempo.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Por intercesión de san Daniel Comboni, pidamos al Señor que nos conceda un corazón semejante al suyo, sensible a los crucificados de hoy, que sufren a causa de la indiferencia y la exclusión. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua portoghese, in modo speciale a quelli di Algueirão, Três Lagoas e Guaramiranga. Il Signore Gesù ci ha affidato il Vangelo, affinché portiamo la Sua luce nelle tenebre del mondo. Per favore, non spegnete questa luce in voi stessi, ma condividetela perché risplenda la fraternità. Dio vi benedica e la Madonna vi custodisca.

Saluto i fedeli di lingua araba. In particolare, saluto voi ragazzi, giovani e studenti che in questi giorni state tornando a scuola. Possa il Signore aiutarvi a preservare nella fede e a nutrirvi di scienza per un futuro migliore, in cui l’umanità possa godere di pace, fratellanza e tranquillità. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!

Saluto cordialmente tutti polacchi, in particolare il gruppo di persone disabili del laboratorio terapeutico delle Suore Serve della Vergine Immacolata di Szumowo, insieme ai loro assistenti. San Daniele Comboni era un uomo innamorato di Dio e dei fratelli. Oggi ci invita a non dimenticare mai i poveri, ma ad amarli perché in loro è presente Gesù crocifisso, in attesa di risorgere. Vi benedico di cuore.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua slovacca. In particolare saluto i partecipanti al Diciasettesimo pellegrinaggio dell’Ordinariato delle forze armate e dei corpi armati della Repubblica Slovacca, guidato dal suo Ordinario, Monsignor František Rábek, come pure i gruppi parrocchiali. Cari fratelli e sorelle, il vostro Ordinariato celebra il ventesimo anniversario della sua fondazione. Auguro a tutti voi di essere coraggiosi testimoni del Vangelo nell’ambiente particolare in cui vivete ed operate. Volentieri benedico voi, il vostro servizio ed i vostri cari in Patria. Sia lodato Gesù Cristo!

Ieri mi sono giunte notizie preoccupanti dal Nagorno Karabakh, nel Caucaso Meridionale, dove la già critica situazione umanitaria è ora aggravata da ulteriori scontri armati. Rivolgo il mio appello accorato a tutte le parti in causa e alla Comunità internazionale, affinché tacciano le armi e si compia ogni sforzo per trovare soluzioni pacifiche per il bene delle persone e il rispetto della dignità umana.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i Missionari della fede e le Missionarie della Società di Maria, che celebrano i rispettivi Capitoli Generali: su di voi invoco la continua protezione di Dio e della Vergine Santa per un sempre più fecondo servizio al Vangelo e alla Chiesa. Saluto i partecipanti al Corso di aggiornamento teologico promosso dalla Pontificia Università della Santa Croce, come pure gli studenti del Pontificio Collegio Messicano e del Collegio internazionale Maria Mater Ecclesiae. Auguro a ciascuno un sereno e proficuo periodo di formazione a Roma.

Sono lieto di accogliere i fedeli della parrocchia di San Pietro Apostolo in Modugno, che incoraggio ad essere pietre vive della comunità, e l’Associazione Emiliano-Romagnola “Centri Autonomi”.

Il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Oggi celebriamo la memoria di Sant’Andrea Kim, Paolo Chông e compagni martiri coreani. Il loro eroico esempio sia per tutti voi fonte di sostegno nel compiere scelte impegnative e sia di conforto nei momenti difficili.

E oggi vi esorto anche a rivolgere un pensiero al Presidente Napolitano, che è in condizione grave di salute: che lui abbia conforto, questo servitore della Patria.

Restiamo uniti nella vicinanza e nella preghiera per la cara e martoriata Ucraina. A tutti voi la mia Benedizione.