Forte nella ricerca

Tra le diverse definizioni che si potrebbero assumere per capire cos’è stato e cosa ci lascia il pensiero di Gianni Vattimo (morto il 19 settembre a 87 anni) — la koinè ermeneutica, il pensiero debole o il relativismo post-metafisico — forse quella più adeguata è considerarlo uno dei più interessanti pensatori “cattolici” del nostro tempo. La definizione sembrerebbe paradossale, ma può illuminare il percorso di questo filosofo nato dalla tradizione cristiana, che ne ha preso decisamente le distanze per poi tornare ad essa, non come il pacificante rifugio della senescenza, ma come il vettore della grande trasformazione esigita dallo “spirito” del nostro tempo. Il primo riverbero di questa provenienza futura sta nel fatto che per Vattimo la crisi della nostra epoca, il nichilismo in cui si pensano ...