
19 settembre 2023
Dieci componimenti scritti in carcere in cui il teologo luterano riecheggia la musica e i canti della sua tradizione per resistere alla paura e al dolore
«Esitavo a mandartela perché temevo ti potesse spaventare. Questo non deve succedere e non succederà se coglierai quello che c’è dietro. Le ultime righe sono la cosa più importante, per esse è nato tutto il resto; a esse mi sorreggo e dovrai farlo anche tu» scrive Dietrich Bonhoeffer alla sua fidanzata Maria nel giugno del 1944, a margine di un componimento in versi. Aggiungendo: «Di più oggi non posso dire. Tutto ciò che potevo è in questo tentativo di poesia. Se non ti piace strappala, buttala via. Ma non volevo tenerla nascosta».
Ha bisogno di parlare con qualcuno, almeno scrivere, ...
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