
Il cristiano è chiamato a «sporcarsi le mani» per «promuovere il bene e costruire la pace e la giustizia nella verità». Lo ha detto il Papa all’udienza generale di oggi, mercoledì 13 settembre, in piazza San Pietro. Proseguendo nel ciclo di catechesi sullo zelo apostolico, Francesco ha dedicato la sua riflessione alla figura del beato venezuelano José Gregorio Hernández Cisneros, conosciuto come “il medico dei poveri” per il suo impegno umano e professionale a favore degli ultimi. La carità, ha ricordato, «fu la stella polare che orientò» la sua esistenza. «Alla ricchezza del denaro — ha aggiunto — preferì quella del Vangelo, spendendo l’esistenza per soccorrere i bisognosi», perché «nei poveri, negli ammalati, nei migranti, nei sofferenti, vedeva Gesù». E «il successo che mai ricercò nel mondo lo ricevette, e continua a riceverlo, dalla gente, che lo chiama “santo del popolo”, “apostolo della carità”, “missionario della speranza”». Il suo esempio resta dunque di grande attualità, perché «ci stimola all’impegno dinanzi alle grandi questioni sociali, economiche e politiche di oggi».