· Città del Vaticano ·

I saluti
Gli appelli del Pontefice

Solidarietà
per Libia e Marocco
devastati da calamità

 Solidarietà  per Libia  e Marocco   devastati da calamità  QUO-210
13 settembre 2023

Al termine della catechesi il Papa, come di consueto, ha salutato i gruppi presenti, quindi ha rivolto un appello alla solidarietà nei confronti delle popolazioni di Libia e Marocco colpite da devastanti calamità naturali. L’udienza generale si è poi conclusa con il canto del Pater Noster e la benedizione.

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare il gruppo della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche e i pellegrini venuti dal Canada.

Il cristiano non è chiamato solo a parlare, ma a “sporcarsi le mani” e ad agire. Seguendo l’esempio del Beato José Gregorio, osiamo impegnarci concretamente al servizio degli altri e della vita del mondo. Dio benedica voi e le vostre famiglie.

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Inghilterra, Scozia, Paesi Bassi, Senegal, Corea, Malaysia, Filippine e Stati Uniti d’America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Saluto di cuore i fedeli di lingua tedesca. Dinanzi alle numerose sfide e difficoltà del nostro tempo, vi chiedo le vostre preghiere. Non restiamo spettatori, ma impegniamoci attivamente per un mondo più giusto, più pacifico — ognuno secondo le proprie possibilità e forze. Vi accompagno con la mia preghiera.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Señor, por intercesión del beato José Gregorio Hernández, que nos ayude a ser apóstoles de la caridad y misioneros de la esperanza, especialmente atentos y compasivos con los hermanos que sufren. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua portoghese, in modo speciale il gruppo venuto dal Portogallo. La testimonianza del Beato José Gregorio ci spinge all’impegno concreto verso i più poveri e bisognosi, nei quali siamo chiamati a vedere lo stesso Gesù. A tutti voi la mia benedizione!

Saluto i fedeli di lingua araba. Il cristiano è chiamato a pregare, e poi a impegnarsi a promuovere il bene, a costruire la pace e la giustizia nel mondo di oggi. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!

Saluto cordialmente i Polacchi e in modo particolare l'arcivescovo Adam Szal, che con una delegazione ha portato a Roma le reliquie dei nuovi martiri beati: Giuseppe e Wiktoria Ulma e i loro sette figli. Possa questa Famiglia di Beati essere per voi e per le famiglie polacche un modello di devozione al Sacro Cuore di Gesù, la cui immagine, che oggi benedirò, porterete in pellegrinaggio nella vostra Arcidiocesi. A tutti la mia Benedizione.

Il mio pensiero va alle popolazioni della Libia, duramente colpite da violente piogge, che hanno provocato allagamenti e inondazioni, causando numerosi morti e feriti, come anche ingenti danni. Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per quanti hanno perso la vita, per i loro familiari e per gli sfollati. Non manchi la nostra solidarietà verso questi fratelli e sorelle, provati da così devastante calamità. E il mio pensiero va ancora al nobile popolo marocchino che ha sofferto queste scosse della terra, questi terremoti. Preghiamo per il Marocco, preghiamo per gli abitanti. Che il Signore dia loro la forza di riprendersi dopo questo terribile “agguato” che è passato sulla loro terra.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare alle Suore Serve dei Poveri, auspicando che il Capitolo generale rinnovi il loro slancio apostolico al servizio del Vangelo.

Sono lieto di accogliere il Gruppo avis di Vallecorsa, il Gruppo volontariato Love Bridges, i militari di Motta di Livenza e di Portogruaro: incoraggio ciascuno nelle rispettive attività al servizio del prossimo.

Il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Domani la Chiesa celebra la festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Non stanchiamoci di essere fedeli alla Croce di Cristo, segno di amore e di salvezza.

E per favore, fratelli e sorelle, continuiamo a pregare per la pace nel mondo, specialmente nella martoriata Ucraina, le cui sofferenze sono sempre presenti alla nostra mente e al nostro cuore.

A tutti voi la mia Benedizione.