Senza paura dell’interiorità

«Nella visione corrente della realtà, l’emergere della coscienza e del libero arbitrio è stato posto alla fine dell’evoluzione anziché al suo inizio. Causa ed effetto sono stati invertiti, e così facendo si è banalizzata la natura della nostra umanità». Colpisce che una tale affermazione sia sostenuta da Federico Faggin, fisico di fama mondiale, inventore dei microprocessori, il quale in Irriducibile. La coscienza, la vita, i computer e la nostra natura (Milano, Mondadori, 2022, pagine 300, euro 22), affronta il tema della coscienza non solo da un punto di vista scientifico in rapporto al problema etico che sta suscitando il dibattito sull’intelligenza artificiale, ma gnoseologico ed epistemologico. La crisi della ragione che attraversa il Novecento e che tuttora sbilancia mondo ...