· Città del Vaticano ·

Presentato il rapporto
sugli abusi nella Chiesa cattolica in Svizzera

 Presentato il rapporto sugli abusi nella Chiesa cattolica in Svizzera  QUO-209
12 settembre 2023

Un migliaio di casi registrati nell’arco di oltre 70 anni, dagli anni Cinquanta a oggi, per un quadro «che spaventa e sconcerta» ma per il quale si vuole «fare tutto ciò che è umanamente possibile per rendere giustizia alle vittime» e impedire che questo scenario si ripeta nel futuro. Sono le parole con cui il presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri, il vescovo Felix Gmür, ha commentato la presentazione, questa mattina del rapporto finale dell’Università di Zurigo sugli abusi sessuali commessi all’interno della Chiesa cattolica in Svizzera. Il rapporto ha identificato 1.002 casi di abuso sessuale con 510 accusati e 921 vittime, il 74% dei quali minori e il 14% adulti (femmine nel 39% e maschi nel 56% dei casi). Di norma, secondo il rapporto, i colpevoli sono stati puniti dalla Chiesa con estrema clemenza o sono stati trasferiti altrove. Dietro ogni numero vi sono una persona, un volto e una vita distrutti, ha affermato monsignor Gmür, secondo il quale i risultati del rapporto portano alla luce circostanze che non solo documentano il comportamento illecito di singoli autori di crimini, ma rivelano al contempo le cause sistemiche delle quali devono rispondere i vescovi, i loro predecessori e altre persone con funzioni di responsabilità all’interno della Chiesa. I vescovi e i religiosi in Svizzera, ha concluso, si impegneranno «per un cambiamento radicale della cultura, al fine di lasciare alle future generazioni una Chiesa più umana e più degna».