Pescatori di immagini
con l’amo delle parole

Una semplice frase in dialetto diventa una macchina del tempo, uno scandaglio capace di intercettare antiche risonanze e strati linguistici dimenticati. Le parole permettono questi scatti vertiginosi, in avanti o all’indietro, trascinandosi dietro frammenti di mondo; soprattutto quando si tratta di parole intrecciate, intessute in poesia. È in caso di La strada delle annurche. Poesie (1973-2020) raccolta di versi di Marco Rossi-Doria, a cura e con una prefazione di Franco Vitelli, per le edizioni Studium di Roma (2023, pagine 164, euro 17). Un volume agile ma ricco di componenti diverse accompagnato da una serie di inchiostri di Salvatore Puglia dipinti alla fine degli anni Ottanta. È lo stesso autore a raccontare la loro genesi: sono nati «quando resi visita a Marco in Kenya, dove insegnava alla scuola elementare ...