· Città del Vaticano ·

Arturo Mariani ha fondato la squadra della Roma amputati aperta a tutti (disabili e non)

Facendo gol
con una gamba sola

 Facendo gol con una gamba sola  QUO-209
12 settembre 2023
Mi definiscono «un ragazzo in gamba». Forse perché ne ho una sola fin dalla nascita. Devo tutto ai miei genitori. Loro hanno detto “sì” dopo tre mesi di gravidanza quando hanno saputo della mia condizione e, da quando sono nato, mi hanno trasmesso la forza e l’amore che mi stanno accompagnando nella vita. Sono qui per un atto di fede dei miei genitori. Ho iniziato a calciare il pallone insieme ai primi passi, a due anni, grazie a una protesi che mi permetteva di camminare ma che era anche ingombrante, scomoda e dolorosa. Il mio stadio era il terrazzo di casa o la strada. A 18 anni ho tolto la protesi, mi sono liberato di quella gabbia. Con le stampelle ho scoperto un mondo. Si può fare tutto: correre più velocemente, fare acrobazie, palleggiare, essere più libero in campo e nella vita. ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati