· Città del Vaticano ·

La preghiera del Pontefice che invita a sostenere il Paese africano «in questo tragico momento».
Finora 2.500 le vittime accertate

Vicini alle sofferenze
del popolo del Marocco

A woman reacts by the rubble of destroyed buildings in the aftermath of the deadly 6.8-magnitude ...
11 settembre 2023

«Desidero esprimere la mia vicinanza al caro popolo del Marocco, colpito da un devastante terremoto», ha detto il Santo Padre all’Angelus di ieri, domenica 10 settembre, ricordando il sisma — 6,8 gradi della scala Richter — che nella notte tra venerdì e sabato ha interessato la città di Marrakech e molte zone limitrofe.

«Prego per i feriti, per coloro che hanno perso la vita – tanti! – e per i loro familiari», ha aggiunto Papa Francesco. Il bilancio in effetti si fa di ora in ora più drammatico: circa 2.500 morti e oltre 2.400 feriti gravi, secondo gli ultimi aggiornamenti diffusi dalle autorità marocchine. Decine di migliaia di persone hanno trascorso la terza notte consecutiva all’aperto, e sui monti dell’Atlas continua la corsa contro il tempo per salvare i sopravvissuti dalle macerie.

«Ringrazio i soccorritori e quanti si stanno adoperando per alleviare le sofferenze della gente», ha concluso il Pontefice, con un appello a essere «vicini al popolo del Marocco!».

Gli aiuti sono partiti in particolare da Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati. Attiva anche l’Ue. La rete acclesiale si sta organizzando sul territorio con Caritas Rabat, mentre Caritas Internationalis sul proprio sito www.caritas.org ha creato una pagina per poter seguire gli sviluppi e fare donazioni.

L'Angelus

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