Il fuoco della fede
tra solitudine e segreti inconfessabili

È nell’alveo di un’assenza che si scatena la vera forza della fede di una comunità, e non di una comunità qualsiasi, magari avvezza alla tranquillità della terra ferra, alla calma di un continente protetto dalle sue alte scogliere mura di vento e intemperie, «villaggi acquattati contro terra, contadini e alberi di mele»; le coste della Bretagna con la loro «felice monotonia». No, qui si parla di una comunità isolana, dall’altra parte di un mare ingovernabile, bolgia perennemente scura di tempeste e burrasche che pure, però, si vede guastare il proprio cammino da un semplice lembo di terra, uno «scoglio piatto esposto a tutti gli assalti» dove l’uomo «osava accendere il fuoco in mezzo ai verdi tappeti e preparava la minestra a dispetto dei guardiani». ...