Decentramento
e missionarietà

Piero Coda, nella sua recente intervista a «L’Osservatore Romano», sollecita la teologia al coraggio dell’innovazione. Si corre il rischio, egli scrive, che prevalga «una certa inerzia, poca creatività e l’impasse causata dal rifiuto di liberarsi dal fardello di posizioni preconcette». La teologia nel corso del Novecento ha attraversato e vissuto stagioni di intensa fecondità. La ricchezza profetica del Concilio Vaticano ii deve moltissimo al fermento di questa ricerca teologica. Non si può negare, che, soprattutto nella prima metà del secolo, la teologia, abbia sviluppato un confronto importante con le immagini del mondo dominanti, con le tradizioni filosofiche più influenti e determinanti. È stata una stagione creativa, che forse non è ancora divenuta patrimonio ...