
31 agosto 2023
Un passato imperiale, che rievoca le gesta di Gengis Khan e l’unificazione delle tribù mongole-turche delle steppe asiatiche, un altro sotto il Celeste impero prima e in orbita sovietica poi. Il presente della Mongolia non si limita al tradizionale ruolo di “cuscinetto” tra Cina e Russia. Grazie a una politica estera versatile, oggi Ulaanbaatar può ambire a recitare un ruolo geopolitico fondato sull’ampliamento delle partnership e sulle ingenti risorse naturali di cui dispone il suo vasto territorio.
Incastonata tra Cina e Russia, senza sbocco al mare, la Mongolia è un Paese “non allineato” che si muove in base alla così detta “dottrina del terzo vicino”. Agli irrinunciabili buoni rapporti economici con Russia e Cina — dalla prima importa una quota importante di prodotti derivati del petrolio, la seconda ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati