La forza dell’amicizia
per opporsi ai soprusi

Beatrice Salvioni «La Malnata»
Einaudi editore, 2023

Mi aveva colpito il titolo di questo romanzo d’esordio ed ero incuriosita dalla storia. Se non mi attraeva troppo il periodo storico in cui era ambientato, tuttavia mi sono avventurata nella lettura dopo aver letto ottime recensioni. Maddalena, la Malnata, tredicenne di classe operaia, abitante in un paese sul fiume Lambro in Lombardia, è una figura che rimane impressa per il suo essere nata dalla parte opposta a quella prefigurata e voluta del Fascismo prebellico. Interessante comprendere come nel 1936 il fascismo fosse penetrato nei tanti luoghi di vita cittadina, scuola, chiesa, incontri di piazza, e ne condizionasse pensieri, atteggiamenti e modi di essere. Donne e ragazze avevano la foto di Mussolini nei libri e nei quaderni come oggi si fa di personaggi famosi, influencer e dei vari circhi mediatici. Romanzo di formazione raccontato da Francesca, ragazza benestante, il cui incontro con Maddalena, additata da tutti come la Malnata perché le vengono associati eventi disastrosi come fosse un demonio, sarà determinante per scoprire l’amicizia e soprattutto la forza per ribellarsi a soprusi e violenze che il clima gretto del fascismo permette soprattutto verso le donne.

Rosa Lupoli è monaca cappuccina di Napoli, badessa del monastero Santa Maria in Gerusalemme detto delle Trentatrè, fondato dalla Beata Maria Lorenza Longo