30 agosto 2023
Roma , 30. Orrore: non ci sono altri termini per descrivere un video girato all’interno del centro di detenzione di Abu Salim, situato a Tripoli, in Libia. Il filmato — diffuso dal quotidiano britannico «The Guardian» e la cui autenticità è stata confermata da Medici senza frontiere —, mostra una donna sdraiata a terra, denudata e con gli occhi sbarrati. Fuori campo, si sente una voce femminile che dice: «Questa donna è morta, è morta stamattina», forse di tubercolosi. Intorno a lei, il video inquadra centinaia di persone ammassate l’una sull’altra o sdraiate su materassi di fortuna. Qualcuno, in lontananza, chiede aiuto a gran voce contro «la prigione» di Abu Salim.
Il luogo è gestito dal Direttorato per la lotta alla migrazione illegale (Dcim) e supervisionato ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati