· Città del Vaticano ·

A un anno dalle devastanti alluvioni, 4 milioni di bambini non hanno ancora accesso all’acqua potabile

Pakistan
Tra precarietà
e cambiamento climatico

In this picture taken on September 26, 2022, children of internally displaced flood affected people ...
29 agosto 2023

A un anno dalle devastanti inondazioni che hanno sommerso numerosi villaggi del Pakistan provocando circa 1.700 morti e coinvolgendo oltre 30 milioni di persone, ancora 8 milioni di pakistani continuano a non avere accesso all’acqua potabile. La metà di queste persone sono bambini, come denuncia una nota del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Più di un milione e mezzo di bambini necessitano inoltre di interventi nutrizionali salvavita nei distretti più colpiti dalle alluvioni, mentre come purtroppo spesso accade nella difficile congiuntura internazionale l’attuale appello dell’Unicef di 173,5 milioni di dollari per fornire supporto salvavita è finanziato solo al 57%. Gli sforzi per il recupero e la riabilitazione rimangono sottofinanziati, dunque, mentre nuove alluvioni nei giorni scorsi hanno interessato la regione orientale del Punjab provocando più di 100.000 sfollati. «Con il ritorno delle piogge monsoniche, la paura di un altro disastro climatico incombe», ha ammonito Abdullah Fadil, rappresentante dell’Unicef nel Paese asiatico.

Il Pakistan rientra tra i dieci Paesi al mondo dei più esposti al cambiamento climatico. Già nel 2010 venne duramente colpito dai monsoni, che provocarono circa 2.000 vittime, e questi eventi si alternano oggi con sempre maggiore frequenza e violenza a ondate di calore estremo.