· Città del Vaticano ·

Terminato a Enna l’incontro nazionale dell’Ordo virginum

Comunicare
secondo il Vangelo

 Comunicare secondo il Vangelo  QUO-196
28 agosto 2023

“L’arte di comunicare con il cuore” è stato il tema dell’incontro nazionale dell’Ordo virginum svoltosi a Enna, in Sicilia, dal 24 al 27 agosto. Alla tavola rotonda — il cui argomento è ispirato al messaggio di Papa Francesco per la 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali — hanno partecipato esperti dei media e della carta stampata, oltre a duecento tra consacrate, donne in formazione e in discernimento vocazionale. L'Ordo virginum conta circa cinquemila consacrate in tutto il mondo e i numeri sono in continua crescita. Una vocazione che si radica nell'ambito diocesano in quanto è il Vescovo che presiede il Rito di consacrazione.  La scelta di questo argomento per l’incontro nazionale scaturisce dal «quotidiano di noi consacrate», che «si caratterizza per essere un “quotidiano comunicante”, una continua occasione per entrare in comunione con il Signore e con quanti incontriamo». Lo affermano congiuntamente le componenti che, con mandato biennale, formano il gruppo di collegamento tra le diocesi italiane e l’Ordo virginum: Barbara Baldassarri, dell'arcidiocesi di Fermo, Mimma De Cicco, della diocesi di Nola, Marinella Mandelli, dell'arcidiocesi di Milano e Viviana Paliotta, della diocesi di Roma.

Tra i relatori dell’evento il direttore del nostro giornale, Andrea Monda, lo scrittore e teologo don Luigi Maria Epicoco e Cristina Vonzun, consacrata dell’ordine, giornalista e membro della Commissione per la comunicazione della Conferenza dei vescovi svizzeri. In tutti gli interventi, è stato sottolineato come comunicare significhi essere in relazione con gli altri e sono stati forniti gli strumenti utili a conoscere nuovi modi per diffondere e servire il Vangelo, secondo il carisma del movimento.

«L’uomo è un animale narrante e ha fame non solo di cibo ma anche di storie. La narrazione ha un elemento di concretezza che è decisivo, anche ai fini dell’evangelizzazione: la Chiesa ha un annuncio da fare, una storia da comunicare. La Chiesa è essa stessa nella sua essenza “comunicazione”, comunicazione finalizzata alla comunione» ha affermato Monda intervenendo sul rapporto tra Chiesa e comunicazione. «Questa comunicazione — continua il direttore de «L’Osservatore Romano» — deve essere svolta secondo uno stile che è quello del Vangelo, di Gesù, che è stato un grande narratore di storie, le parabole, capaci di affascinare e attirare la curiosità, la sete di bellezza, verità e speranza che è nel cuore di ogni uomo».

L’evento è stato una preziosa occasione per approfondire le implicazioni e le opportunità offerte da un corretto utilizzo dei media, che possono contribuire alla diffusione del messaggio divino, diventando luoghi di relazione da curare e dove poter portare la propria fede: un aprirsi al mondo con la propria spiritualità, che deve però avvenire sempre con discernimento e responsabilità. «La relazione è il modo in cui i cristiani sono chiamati ad abitare il mondo e la comunicazione è l’alfabeto delle relazioni. Siamo esseri relazionali e comunicare è un modo di esprimerlo — ha affermato don Epicoco —. La nostra fede ci dice che siamo nati per essere in relazione con Dio. E possiamo farlo in due modi: uno interiore e uno esteriore». Il sacerdote, partendo da alcune figure bibliche femminili, ha raccomandato di curare prima di tutto la comunicazione con se stessi perché — ha aggiunto — se non si è capaci di comunicare con se stessi non lo si può fare con l’esterno. Comunicare è quindi: discernimento, ma anche condivisione; ostinazione, avendo chiaro cosa si chiede all’interlocutore; conversione, perché «si comunica veramente solo quando si è disposti a cambiare» presenza perché ci sono cose che solo i gesti possono rendere visibili. Iniziato con la recita dei vespri e la messa — presieduti da monsignor Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina e da monsignor Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta — l’incontro nazionale dell’Ordum virginum si è concluso con la celebrazione Eucaristica presieduta da monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo. Non sono mancati, inoltre, momenti di conoscenza e di approfondimento della realtà ecclesiale siciliana con al centro quattro importanti figure: sant’Agata vergine e martire, la beata Pina Suriano, il beato don Pino Puglisi e il beato Rosario Livatino.

A chiudere la tavola rotonda è stato, infine, l’intervento di monsignor Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare della diocesi di Roma e referente della Conferenza episcopale italiana per l’Ordo virginum.

di Antonino Iorio