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26 agosto 2023
«Siamo venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo». Erano gravide di speranza e amore per l’America e il suo popolo, le parole che Martin Luther King pronunciò quel 28 agosto di sessant’anni fa di fronte a una folla sterminata radunata al Lincoln Memorial di Washington. Diciassette minuti in tutto, capaci di inaugurare una nuova era nella storia della questione razziale negli Stati Uniti. Abbiamo chiesto a Eric Foner, uno dei più importanti storici statunitensi viventi, professore emerito alla Columbia University, di aiutarci a capire meglio il senso e le radici del discorso di King a sessant’anni di distanza. Tra i recenti lavori ...
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