Per una teologia
dal Mediterraneo

L’intervista a monsignor Piero Coda, segretario generale della Commissione teologica internazionale, pubblicata alcune settimane fa su «L’Osservatore Romano», ci sollecita ad alcune considerazioni. Crediamo sia assolutamente vero che «senza riforma della teologia non c’è riforma della Chiesa». E questo perché il “coraggio di cambiare” (Halik), che è chiesto alla Chiesa nel passaggio epocale che stiamo vivendo, esige sicuramente un “di più” di intelligenza. Il pensiero teologico non può non sentirsi coinvolto in questo tempo di discernimento e di ascolto. Se è vero che il mistero pasquale opera al cuore della storia spingendola verso il pieno compimento dell’umano, le profonde trasformazioni del reale e dell’umano come tale, che non possiamo ignorare, esigono un lavoro ...